Màt, parte a Modena la sesta edizione della Settimana della salute mentale
MODENA - Lezioni, dibattiti, seminari, presentazioni di libri, proiezioni di film e mostre. È pronta a partire la sesta edizione della Settimana della salute mentale, “la kermesse più ‘pazza’ della nostra provincia”, coma amano definirla i suoi organizzatori, in calendario a Modena dal 22 al 30 ottobre. Obiettivo, riflettere sui temi legati alla salute mentale e cercare di abbattere i pregiudizi che talvolta ancora circondano chi soffre di disagio psichico. Tra le novità, Màt Pride, la “marcia” contro il pregiudizio in partenza sabato alle 16 da piazzale S. Agostino, per concludersi nella splendida cornice di Piazza Grande. Ci saranno utenti, familiari, operatori, “persone in cammino, volti e voci che vogliono ritrovare il diritto a una cittadinanza attiva”.
In apertura il convegno “Per una psichiatria senza coercizione” (Modena, Aula Magna della Facoltà di Medicina in via del Pozzo, sabato 22 dalle 9.30 alle 12.30): tra i relatori, Martin Zinkler, primario della Clinica di psichiatria, psicoterapia e psicosomatica di Heidenheim e condirettore della rivista Recht und Psychiatrie (Diritto e Psichiatria); Stefano Canestrari, ordinario di Diritto penale alla facoltà di Giurisprudenza di Bologna e Teresa Di Fiandra del Ministero della Salute. Un appuntamento che cercherà di raccontare gli sforzi della sanità per azzerare l’uso degli interventi coercitivi in Salute Mentale. “Quest’anno – spiega Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di salute mentale dell’Azienda Usl di Modena – il tema di apertura coglie uno degli aspetti più controversi dell’agire psichiatrico. Ci chiederemo se è possibile una psichiatria senza coercizione. E in che misura l’obbligatorietà dei trattamenti può coniugarsi con il diritto dell’autodeterminazione dell’individuo. Per ricordare sempre che la salute mentale è davvero un ‘bene comune’ di cui tutti dobbiamo farci carico e per il quale è essenziale una progettazione partecipata di tutti i soggetti del territorio”.
Tra gli appuntamenti c’è anche l’inaugurazione della Fattoria la Fonte, un nuovo spazio che intende riconoscere il lavoro dei volontari e rafforzare il ruolo degli ‘Ufe’, gli utenti e i familiari esperti, attraverso progetti di inclusione attiva e laboratori di inserimento lavorativo. “L’esperienza – spiega Giuliana Urbelli, assessore comunale al welfare – coinvolge una novantina di utenti e rappresenta un traguardo importante che ha visto lavorare insieme Comune, Ausl e associazioni di volontariato. Un altro interessante progetto è quello di ‘transizione abitativa’ volto a sperimentare esperienze di vita autonoma in uscita dalle strutture. Sono già due gli alloggi messi a disposizione dal Comune a questo scopo”.
Anche quest’anno torna il concorso “InGrandiMenti” rivolto a fotografi sensibili ai temi della sofferenza psichica, del disagio esistenziale e della salute mentale (leggi il bando) e quello rivolto ai videomaker “Meglio Matti che Corti” promosso da Arci Modena, UCCA, Nonantola Film Festival e Ausl Modena che lancia un bando per il 2017.
All’interno di Màt ci sarà spazio anche per la musica, il cinema e il teatro. Tra gli appuntamenti: lunedì 24 al teatro Dada di Castelfranco (ore 20.45) “Andirivieni – Piccola storia di incontri e di luoghi comuni”, uno spettacolo realizzato dal Laboratorio degli utenti del CSM in collaborazione con Associazione Piccole Luci; martedì 25 presso la “Tenda” di Modena sarà proiettato “Padiglione 25”, film documentario che racconta l’occupazione messa in atto nel 1975 presso l’Ospedale Psichiatrico S. Maria della Pietà di Roma; venerdì 28 a Mirandola si esibirà la Banda dei “Rulli Frulli”. La settimana della salute mentale si conclude domenica 30 ottobre, a Modena, (ore 18.30) con lo spettacolo “Humanitas – capitolo 2” del Gruppo L’Albatro in collaborazione con Teatro dei Venti di Modena.
“Màt è un’iniziativa che porta i temi della salute mentale fra ai cittadini, creando opportunità di confronto, dibattito e condivisione – commenta Massimo Annicchiarico, direttore generale dell’Azienda Usl di Modena –. In questo senso dimostra il livello di civiltà raggiunto da una società intera, alla cui crescita sono chiamati tutti: professionisti sanitari, utenti, familiari, istituzioni, che riescono a discutere di salute in tutte le sue dimensioni. E la salute mentale è salute, nella più profonda delle accezioni”.
Il programma completo può essere consultato sul sito dedicato www.matmodena.it.