27 giugno 2014 ore: 14:51
Giustizia

Maturità, esami anche per 7 detenute di Rebibbia

Gli esami di maturità sono arrivati anche per le detenute della Casa circondariale femminile di Rebibbia. Oggi e domani 7 allieve del corso di 'Decorazione pittorica' della sede distaccata del liceo artistico statale 'Enzo Rossi' presso il c...
Carcere: detenute Rebibbia, mano di donna con smalto esce dalle sbarre

Roma - Gli esami di maturita' sono arrivati anche per le detenute della Casa circondariale femminile di Rebibbia. Oggi e domani 7 allieve del corso di 'Decorazione pittorica' della sede distaccata del liceo artistico statale 'Enzo Rossi' presso il carcere, sosterranno gli orali come tutti gli altri 453 mila maturandi. "Un risultato importante. Sono nove anni che siamo dentro Rebibbia, e questa e' la prima volta che portiamo al diploma un numero cosi' alto di alunne", afferma Alessandro Reale, responsabile della sede distaccata del liceo artistico.

"Arrivare al diploma in sette - spiega il professore- significa essere partiti con un gruppo di ragazze inizialmente molto piu' elevato, se consideriamo le scarcerazioni preventive, i trasferimenti, le persone messe alla prova e il lavoro all'esterno sulla base dell'articolo 21". Le maturande hanno un'eta' media di trent'anni e alla prova d'italiano "hanno privilegiato la traccia sulla violenza contro le donne. Per le tesine- fa sapere Reale- hanno scelto invece Paolini, la grande guerra, le droghe e il futurismo". Sono "in preda a crisi di panico- racconta il coordinatore- e cercano di ricordare ogni singolo suggerimento dei professori, perche' sentono di non essere abbastanza preparate". L'art. 34 della Costituzione riconosce a tutti la possibilita' di frequentare la scuola e ai piu' capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, il diritto di raggiungere i gradi piu' alti degli studi. "Il testo dell'articolo prescinde da qualsiasi indicazione in merito alle condizioni personali dell'aspirante studente- commenta Reale- e cosi', dopo 5 anni di liceo, le allieve della Casa circondariale Rebibbia Femminile, vivono gli stessi inspiegabili vuoti di memoria degli altri studenti aspiranti maturi".

Forse per queste studentesse e' stato un percorso di studi "solo piu' complicato- aggiunge- perche' scandito/ritmato da modalita' e tempi mai decisi in prima persona. Forse e' stato piu' semplice far comprendere loro il pessimismo leopardiano, l'angoscia individuale, la convinzione di essere destinati, come essere umani, alla sofferenza e alla infelicita'- prosegue il docente- forse qualcuna di loro non ce la fara', in ogni caso, sono determinate e vogliono raggiungere l'obiettivo". Per ottenere questo risultato, e dare loro l'opportunita' di credere in se stesse in un'ottica di penitenza e recupero, e' stato "fondamentale creare una cultura di condivisione e di lavoro di squadra: direzione didattica illuminata, gruppo di validi docenti, sostegno della struttura carceraria, e, contemporaneamente, dare vita a una serie di iniziative, compresa la III edizione del progetto creativo 'Donne Dentro e Fuori', in grado di supportare il loro desiderio di emancipazione e di riscatto sociale".

Cosa faranno dopo il diploma? "È stato sottoscritto l'anno scorso un protocollo d'intesa tra il garante dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, e le universita' La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre, che ha dato vita a un Sistema universitario penitenziario- conclude il coordinatore della sede distaccata del liceo artistico- che permettera' ai detenuti della Regione di proseguire con gli studi universitari nel corso degli anni di detenzione. Per alcune di loro potrebbe essere un'idea vincente. Le spese sono a carico del garante e il 9 luglio alcuni detenuti del nuovo complesso di Rebibbia (maschile) concluderanno gia' la triennale".

(DIRE)

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