Mediterraneo, Moas raccoglie oltre 1,5 milioni di euro in quattro settimane
MOAS/Darrin Zammit Lupi
MILANO – Il Migrant offshore aid station (Moas), la missione di salvataggio dei migranti che attraversano il Mediterraneo finanziata inizialmente dai coniugi Catrambone, in quattro settimane ha raccolto 1,5 milioni di euro. "La missione con questi soldi andrà avanti oltre la deadline di ottobre", annuncia il Moas. Sarà almeno di un mese il tempo extra che il Moas passerà in mare. Finora la missione ha salvato in un mese e mezzo la vita di oltre 5.500 naufraghi. Nella prima missione analoga, nel 2014, in due mesi erano state salvate 3 mila persone. Sono 17 le navi in difficoltà soccorse dalla missione della famiglia Cantrambone. Il salto di qualità nei numeri e nella capacità di raccolta donazioni, dopo una prima campagna di crowdfunding che non aveva permesso di raggiungere numeri simili, è legato anche alla presenza di Medici senza frontiere come ong che collabora con il Moas.
Le donazioni più corposa è stata effettuata da Schiebel, operatore che produce I droni utilizzati da Moas per recuperare le navi in avaria. La missione non paga il rezzo del noleggio, che per due mesi è di 600 mila euro. A questo si aggiungono altri 450 mila euro raccolti attraverso la campagna mossa da Avaaz.org a sostegno della missione. Un ultimo contributo da 250 mila euro è stato invece raccolto nella raccolta fondi in Germania promossa dai filantropi Catrambone, che ha avuto successo soprattutto per emrito dell'Arcidiocesi di Colonia e alla Caritas tedesca. (lb)