Mercatino solidale con i prodotti artigianali creati da detenute e senza dimora
PALERMO - "Le pupe del Pagliarelli" realizzate dalle detenute, i cioccolatini prodotti dai senza dimora del dormitorio "La danza delle ombre", i lavori in ceramica della onlus Frate Gabriele Allegra. Sono solo alcuni dei prodotti, tutti rigorosamente artigianali, che verranno esposti nei saloni dell'antico convento francescano della chiesa della Gancia di Palermo per il mercatino solidale “Gancia art”. L'iniziativa, in programma sabato 3 (di pomeriggio) e domenica 4 (tutta la giornata) è promossa dall'associazione Frate Gabriele Allegra e ha l'obiettivo di permettere alle persone in condizioni di fragilità sociale di poter esporre e vendere le loro realizzazioni. Tra le realtà presenti ci sono l'associazione che impegna le detenute del Pagliarelli in diversi laboratori guidati da Antonella Macaluso insieme alla coop. Pulcherrima Res e l'associazione "La danza delle ombre" che gestisce insieme alla onlus di frate Gabriele Allegra il dormitorio pubblico. Saranno 30 le postazioni in cui verranno esposti i manufatti. All'evento ha aderito anche Alab, l'associazione liberi artigiani/artisti.
“E' la prima volta che proponiamo un evento di questo tipo che per noi non è una semplice fiera di beneficenza ma un mercatino solidale speciale di piccoli artigiani, nell'ambito del progetto 'Occupiamoci' che vuole favorire l'impegno e la formazione di persone in stato di fragilità sociale - spiega la referente della onlus francescana Irene D'Alessandro – .Ci siamo accorti che in tanti hanno delle abilità manuali che andrebbero valorizzate. L'intenzione è anche quella di mettere in rete diverse realtà associative che in vario modo sostengono ed accompagnano all'autonomia chi in questo momento è rimasto fuori dal mercato del lavoro. Un'altra cosa importante è anche quella di favorire una conoscenza reciproca delle diverse maestrie che potrebbe anche portare inseguito a creare per esempio delle cooperative”.
“Ricordiamoci che, lontano da una logica più strettamente assistenziale ci sono persone che oggi hanno voglia di impegnarsi in vario modo per presentare alla città cosa sanno fare – continua -. Da una parte abbiamo le persone con fragilità ma dall'altra ci saranno anche i piccoli artigiani professionisti che non hanno negozi di riferimento dove potere offrire i loro prodotti. Se l'evento avrà il successo che speriamo, potremo per il futuro continuare in maniera periodica ad offrire gratuitamente i nostri spazi per un'iniziativa che desideriamo assuma un'impronta sociale e culturale significativa per la nostra città”. (set)