25 luglio 2024 ore: 15:09
Società

Messina, l’Horcynus Festival premia il grande regista Ken Loach

Strasera gli sarà conferito il Premio Horcynus Orca. Loach si collegherà con il Festival dalla Scozia e, a seguire, sarà proiettato il suo ultimo film.  "Le sue opere hanno sempre raccontato in maniera reale, ma anche poetica, le storie e i problemi della classe operaia, delle persone più deboli, più bisognose"

Ken Loach premiato a Messina

Messina – Stasera alle 21.00 al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro a Messina, sarà conferito il Premio Horcynus Orca al Ken Loach, grande regista e sceneggiatore inglese, che ha da tempo annunciato di ritirarsi. Loach si collegherà con il Festival dalla Scozia.  

Di origine operaia, l’impegno e la funzione sociale che i suoi film svolgono deriva tutta dall’attacco alla struttura e alla società borghese e capitalistica che opprime chiunque si trovi nella condizione di essere sfruttato. In particolare gli immigrati e chi è rimasto senza lavoro che aspira al riconoscimento della propria dignità di lavoratori e di uomini. I suoi personaggi sono carichi di determinazione e spinta verso il riscatto che li rendono individui attenti e responsabili verso gli altri, in controtendenza rispetto a un mondo che diventa ogni giorno più indifferente.

"È doveroso dare un premio a Ken Loach, soprattutto adesso, che ha deciso di non fare più film", sottolinea Franco Iannuzzi, direttore artistico dell’Horcynus Festival. "Le sue opere hanno sempre raccontato in maniera reale, ma anche poetica, le storie e i problemi della classe operaia, delle persone più deboli, più bisognose. Gli esclusi". 

A seguire, verrà proiettato “The Old Oak” il suo ultimo lavoro. Questo film di Loach prende il nome da un pub, che è l’unico locale aperto in un ex cittadina mineraria nel Nord Est dell’Inghilterra ed è anche l'unico posto pubblico in cui ritrovarsi e connettersi con gli altri. Qualcosa rischia però di cambiare - e di sgretolarsi - quando nel quartiere vengono accolti alcuni rifugiati siriani. TJ Ballantyne, sua anima e gestore, rischia di perdere gli assidui frequentatori e comprende, non solo per sua necessità, che ha il dovere di fare in modo che le due comunità debbano conoscersi, confrontarsi e imparare a convivere. "Quest’ultimo lavoro indica una strada per raggiungere la pacificazione in una comunità - che lui analizza e mette a fuoco -  di persone che si sono fatte prendere dall’odio", conclude Iannuzzi.

Nei giorni scorsi, all’ Horcynus Festival 2024 è stato assegnato il Premio Horcynus Orca all’attore, regista e critico Adriano Aprà, recentemente scomparso. Ha ritirato il premio la moglie, Stefania Parigi.

Grande successo di pubblico, inoltre, per il concerto dei Radiodervish, che sono stati accompagnati da Faisal Taher.

Nello splendido scenario di Capo Peloro, proseguirà fino all’8 agosto la XXII edizione dell’Horcynus Festival, che ha la direzione artistica di Franco Jannuzzi, Erfan Rashid, Giacomo Farina e Luigi Polimeni.

Fra gli eventi più attesi il 3 agosto la presentazione del libro di Antonio Spadaro e Martin Scorsese “Dialoghi sulla fede”, (La nave di Teseo). Presente Spadaro, siamo in attesa di risposta per un collegamento dagli Usa di Scorsese. E sempre il 3 agosto, il concerto di Roberto Vecchioni a Roccavaldina, dove le due Fondazioni (Messina e Horcynus Orca) hanno installato una fabbrica di bioplastiche interamente green unica al mondo, con prodotti dalla formulazione del tutto originale, frutto di un innovativo percorso di ricerca del dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina e di Crossing Srl, spin off del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi dell’Università di Venezia

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