Migliaia di profughi in arrivo a Milano, ma l'accoglienza è al limite
MILANO – Questione di giorni e a Milano sarà il pieno. Si attendono migliaia di arrivi alla Stazione Centrale di Milano, da venerdì sera per tutto il weekend. "Si parte nel fine settimana probabilmente perché i controlli nei centri del Sud sono minori", spiega Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca. Al momento nella struttura di via Aldini in mano alla onlus ci sono 180 ospiti su 150 previsti dalla convenzione con la Prefettura. "Ma c'è margine perché si aumentino i posti fino a 250", aggiunge Sinigallia. Il problema è che già adesso basterebbe un arrivo di 300 persone per tracimare il limite di capacità massima.
La maggioranza dei profughi diretti a Milano sarà di origine eritrea. La stima, in base alle notizie degli sbarchi, è almeno del 70%. Già oggi, alla spicciolata, arriveranno i primi. Occuperanno i posti ancora disponibili nell'accoglienza temporanea, alla quale si è aggiunta da maggio una permanente di 600 posti. Di questi ultimi, 80 sono gestiti dalla Fondazione Progetto Arca al secondo piano del centro di via Aldini e ospiteranno i primi profughi da questo fine settimana. "Abbiamo dovuto concludere i lavori per bagni e docce", commenta Sinigallia. Il presidente di Fondazione Progetto Arca non ha invece ricevuto chiamate dalla Prefettura per aprire altri posti nell'ambito dell'ultima circolare ministeriale, a caccia di 9 mila nuovi posti per l'accoglienze. "Il privato sociale non ce la fa più – valuta il presidente della onlus – ormai siamo già in una situazione simile all'Emergenza Nord Africa del 2011, con alberghi e residence coinvolti nell'accoglienza". (lb)