Migranti, accoglienza e cittadinanza: a Milano #20maggiosenzamuri
MILANO - "Ci sono dei valori non negoziabili a partire dalla vita delle persone, che va sempre rispettata e salvaguardata": Massimo Minnelli, presidente della sezione lombarda dell'Alleanza della Cooperative italiane, spiega così le ragioni dell'adesione del variegato mondo delle cooperative sociali alla marcia del 20 maggio a Milano "Insieme senza muri", promossa dal Comune di Milano a favore di una vera accoglienza dei migranti. "Sarà una testimonianza per dire di no ai muri che in varie parti del mondo si vogliono erigere e che la storia insegna sono sempre stata causa di gravi conflitti - scrive Minelli sulla rivista di Confcooperative-. Ma sarà anche un modo per ribadire che i fenomeni, anche e soprattutto quando possono finire per rappresentare dei problemi, vanno affrontati e va ricercata una soluzione, per quanto difficile possa essere". Sono decine le realtà del volontariato e del terzo settore che parteciperanno sabato alla marcia. Ciascuna con le sue motivazioni, in alcuni casi con qualche distinguo o presa di distanza dal Comune. In alcuni casi prima e dopo la marcia hanno organizzato eventi, rivolti ai residenti nei quartieri in cui operano ed ospitano profughi. Redattore sociale propone, fino a sabato, una serie di lanci per capire quale sarà il peso specifico di questo mondo nel grande corteo, non tanto nei numeri dei partecipanti ma per i messaggi e contenuti che saprà portare e comunicare.
L'Alleanza delle cooperative italiane, in particolare, porterà la "Carta della buona accoglienza", redatta nel dicembre 2015 contro il business dell'accoglienza e per iniziare a distinguere le realtà serie da quelle che si improvvisano esperte di immigrazione. In sei punti detta i criteri con cui devono essere ospitati e assistiti i profughi: per esempio deve essere previsto un percorso che porti dai centri all'accoglienza alle abitazioni, deve essere garantita un'assistenza di personale socio educativa di due ore pro capite alla settimana, le strutture devono essere dignitose, devono essere garantiti mediatori culturali così come corsi di italiano con insegnanti qualificati per almeno 8 ore settimanali, oltre a tre pasti al giorno e l'assistenza sanitaria. "Con la carta della buona accoglienza - aggiunge Minelli - non solo abbiamo indicato degli standard di qualità per favorire i processi di integrazione ma, nelle sue premesse, si sono posti i presupposti che stanno alla base delle cause del fenomeno. Non potrà esserci una soluzione delle migrazioni se non ci sarà un'azione politica convinta e coordinata per favorire autentici processi di pace nelle zone di conflitto dell'Africa e del Medio Oriente. Questo significa rimettere al centro i processi di sviluppo economico e politico di queste aree attraverso seri investimenti di cooperazione internazionale, che abbiano come esclusiva finalità il bene di quei Paesi in chiave di protagonismo democratico".
“Gli unici muri che ci piacciono sono quelli delle case!”: è con questo motto che la Fondazione Progetto Arca alla marcia. E per questa settimana ha previsto alcuni eventi aperti a tutti i cittadini. Martedì 16 maggio, alle ore 19 presso il centro di accoglienza di via Mambretti 33, i volontari di offriranno uno speciale aperitivo a base di cous cous a tutti coloro che desiderano conoscere da vicino uno dei centri che hanno ospitato migliaia di profughi. E sempre martedì 16 maggio, alle ore 18.15 presso l’Arena Civica è prevista la Coppa Accoglienza, partita di calcio organizzata all’interno del Trofeo benefico San Siro 2000, in cui Progetto Arca United, squadra costituita da richiedenti asilo ospiti nei centri gestiti da Progetto Arca, sfiderà la squadra formatasi all’interno del centro di via Corelli. Venerdì 19 maggio sarà la volta della cultura. Alle ore 21 sul palco del Teatro Officina (via Sant’Erlembardo 2 a Milano) saliranno alcune donne ospiti del centro di via Agordat per raccontare il loro desiderio di vita attraverso parole, musica e danza. Insieme ad altri giovani, anch’essi richiedenti asilo e ospiti in altri centri Sprar della città, porteranno in scena “Le Parole degli Altri”, performance nata dal laboratorio organizzato dal teatro proprio per i richiedenti asilo. Infine, il giorno stesso della marcia, sabato 20 maggio, Progetto Arca sarà presente a Contaminiamoci, evento promosso dalle non profit presenti nel quartiere Greco per avviare il progetto “Conoscersi per vivere meglio insieme”. Appuntamento alle ore 10 in piazza Greco per visitare insieme la zona, oltre che assistere a laboratori e performance teatrali. Per info: progettoarca.org. (dp)