11 settembre 2016 ore: 09:45
Immigrazione

Migranti. Africa-Stati Uniti, la nuova rotta delle migrazioni

"Non consiglio a nessuno di intraprendere questa strada e questi metodi pericolosi per venire negli Stati Uniti. E' un vero suicidio, i migranti sono lasciati a loro stessi". Parla Abdoulaye Diallo uno dei responsabili di Tabernacle African Caribbean Refugee Association, associazione che assiste rifugiati provenienti da diversi paesi africani a chiedere asilo negli Stati Uniti
Gruppo di migranti africani

"Non consiglio a nessuno di intraprendere questa strada e questi metodi pericolosi per venire negli Stati Uniti. E' un vero suicidio, i migranti sono lasciati a loro stessi. In certi Paesi, si uccide la gente per niente e i passeur sono veri sadici, violentatori. Tutte le donne sono violentate. Che nessuno in Guinea dia del denaro al proprio figlio per tentare quest'avventura".

A parlare e' Abdoulaye Diallo uno dei responsabili di Tabernacle African Caribbean Refugee Association, un'associazione che assiste rifugiati provenienti da Burundi, Camerun, Haiti, Guinea, Eritrea, Etiopia, Sudan, Togo, Niger, Nigeria e Somalia, a chiedere asilo negli Stati Uniti.
Il suo appello vuole scoraggiare il fenomeno delle migrazioni dall'Africa occidentale agli Usa. Negli ultimi mesi infatti sempre piu' giovani africani (ragazzi e ragazze), attratti dal sogno americano, hanno intrapreso questo lungo viaggio che comporta rischi elevatissimi.

Tutto e' nato dall'apertura del Brasile nei confronti dell'Africa. Per i giovani e' cosi' diventato facile ottenere un visto per il Brasile da dove poi i migranti intraprendono un viaggio a piedi, in piroga o in autobus, per 11mila chilometri e 11 Paesi sud e centro americani per arrivare al confine tra Messico e Stati Uniti. Devono affrontare un viaggio pieno di pericoli per la presenza di bande armate, narcotrafficanti e sfruttatori per i quali la vita umana non vale nulla. Per giungere in quello che loro considerano come l'Eldorado, devono attraversare la foresta Amazzonica, la frontiera con la Colombia e dei Paesi dell'America Centrale. Un viaggio che puo' durare mesi.

Una volta arrivati alla frontiera statunitense i migranti cercano di attraversarla di nascosto. Pochi ce la fanno e, quei pochi, spesso vengono arrestati. Le associazioni di volontariato che sostengono i migranti li aiutano a mettersi in contatto con paranti e amici residenti negli Stati Uniti o con chiese e gruppi religiosi che li aiutano nelle loro domanda di asilo.

(DIRE)

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