2 marzo 2017 ore: 15:33
Immigrazione

Migranti, al via il corridoio umanitario della Cei: le prime famiglie il 7 marzo

Si tratta di siriani, tutti provenienti dai campi profughi della Giordania, molti dei quali con gravi problemi di salute. I malati verranno curati nel polo specialistico della “Fondazione centri di riabilitazione di Padre Pio” e dell’ospedale “Casa del sollievo della sofferenza”. Gli altri saranno accolti dalla diocesi di Manfredonia
Migranti e accoglienza. Tutti in fila

ROMA – Arriveranno il 7 marzo all’aeroporto di Bari le prime 41 persone portate in Italia dai corridoi umanitari della Cei, realizzati grazie a un accordo con il Governo italiano. Si tratta di sette famiglie di cittadini siriani, tutti provenienti dai campi profughi della Giordania, molti dei quali con gravi problemi di salute. I malati verranno curati nel polo specialistico della “Fondazione centri di riabilitazione di Padre Pio” e dell’ospedale “Casa del sollievo della sofferenza”. L’accoglienza di queste famiglie sarà garantita dalla Caritas diocesana di Manfredonia nell’ambito del progetto “Protetto. Rifugiato a casa mia”; i siriani saranno accompagnati nel percorso di integrazione da famiglie della comunità cristiana.

Il trasferimento è stato reso possibile dall’ambasciata italiana in Giordania e dalla Nunziatura apostolica, che hanno lavorato in stretta sinergia con Caritas Italiana, Unhcr e Oim. “Grazie a tale canale umanitario verrà garantito a queste persone un accesso sicuro e protetto nel nostro Paese – spiega la Caritas in una nota -. La situazione dei profughi siriani in Giordania rimane drammatica. A centinaia di migliaia sono bloccati nei campi allestiti dal governo o in altre sistemazioni precarie in attesa di trovare una soluzione al proprio futuro. La stessa condizione è vissuta anche da migliaia di yemeniti e di iracheni, fra cui molti cristiani. Anche per questo motivo nel Paese è stato avviato il più ampio programma di reinsediamento a livello globale degli ultimi due anni che ha permesso ad oltre 56mila persone di raggiungere Paesi come gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia e l’Italia”. Da un paio di giorni una delegazione dell’Ufficio Immigrazione di Caritas Italiana si è recata ad Amman, in Giordania, per dare il via all’operazione. Tutti gli aggiornamenti sull'iniziativa sono disponibili consultandoil blog: canaliumanitariblog.wordpress.com.

In questi giorni Caritas Italiana, ha rafforzato la propria comunicazione, riflessione e coordinamento con le Caritas diocesane sul tema delle migrazioni attivando una nuova sezione del sito: il portale “inmigration”. Il nuovo sito vuole essere uno strumento di comunicazione e coordinamento sul tema per quanto concerne le attività e i progetti che si stanno realizzando, favorendo l’analisi, l’organizzazione, la diffusione di materiali, dati e news, anche in una prospettiva pedagogica e di animazione delle comunità territoriali. Per facilitare la comprensione dei dati e dei materiali raccolti si fa ricorso anche nuove modalità di comunicazione, quali sistemi di informazione geografica, infografiche e story-board. “La speranza è che possa contribuire, secondo l’auspicio del Santo Padre, a “far crescere la cultura dell'incontro nell'unica famiglia umana”, conclude Caritas.

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