Migranti, Amnesty: "questi giochi politici sulla vita delle persone sono osceni e disumani"
"Dobbiamo dare tutto il sostegno a chi svolge un ruolo di supplenza davanti a una politica europea fallimentare. Vogliono impedire che vengano salvate persone in mare, non si puo' fare populismo penale. Presenteremo una mozione parlamentare a sostegno delle ong e ci auguriamo che abbia l'adesione piu' larga possibile". Il capogruppo di Sinistra italiana alla Camera Giulio Marcon schiera il partito al fianco di chi salva vite in mare e annuncia: "Domani durante il question time chiederemo al governo cosa intenda fare per sostenere e tutelare le ong che operano nel Meditarraneo". Durante una conferenza stampa alla Camera, Marcon esprime "completa solidarieta' alle ong impegnate nel Mediterraneo, solidarieta' contro ogni strumentalizzazione e ogni iniziativa maldestra condotta a fini elettorali. Siamo di fronte a un dramma enorme. La Ue deve aprire corridoi umanitari".
Accanto a Marcon ci sono i rappresentanti di alcune ong. Gianni Rufini, direttore di Amnesty International Italia, e' durissimo: "Questi giochi politici sulla vita delle persone sono osceni e disumani, vergognosi. Vogliono mettere le persone buone, giuste e concrete sul banco degli imputati come fossero dei criminali". Rufini parla di "una campagna di calunnie e mezze chiacchiere, sostenute purtroppo anche a da una parte fortemente minoritaria della magistratura, che hanno tentato di gettare discredito su tutte le ong perche' fa male pensare che c'e' qualcuno che rischia la reputazione e la vita per salvarne altre. Questo ha sempre dato fastidio a qualcuno. Questo e' un danno che rischia di tradursi nella morte di migliaia di persone, perche' si sta tentando di evitare il soccorso. Il messaggio vuole essere chiaro, e' come dire 'imbarcatevi ma affonderete e vi lasceremo morire, chissa' magari dopo migliaia di morti smetteranno di imbarcarsi".
Stefano Argenziano, di Medici senza frontiere, dice: "Siamo indignati davanti a questa campagna di strumentalizzazione, di illazioni non sostenute da alcuna prova. Quello che facciamo da tre anni e' trasparente e tracciabile, non abbiano nulla da nascondere. Rifiutiamo e rigettiamo le accuse, sul banco degli imputati devono finire le politiche europee, non noi. Noi non ci fermiamo e continuiamo nella nostra attivita', stiamo con la schiena dritta e non abbiamo nulla da temere".
Giorgio Menchini, presidente di Cospe, esprime la "speranza di un'Europa diversa che metta i diritti umani al centro del suo approccio. Questi attacchi fanno paura perche' nascondo un vuoto, ci impediscono di affrontare il problema nella sua complessita'. Questi attacchi vanno combattuti molto duramente". Nicola Fratoianni, segretario di Si, conclude: "Siamo qui per dire grazie a tutte le ong per fare il lavoro che qualcun altro dovrebbe fare ma non fa". (DIRE)