Migranti, ancora un naufragio. Oim: “146 dispersi, tra cui bambini e donne incinte”
ROMA - L’unico sopravvissuto è un ragazzo del Gambia, gli altri, i dispersi, sarebbero 146. L’ultimo naufragio a largo delle Coste della Libia è avvenuto la notte scorsa. E fa allungare la lunga lista dei morti in mare, che dall’inizio dell’anno ha già superato quota 500. A dare notizia dell’ultima strage è l’Oim (l’Organizzazione internazionale delle migrazioni).
Il giovane gambiano sopravvissuto è stato portato la scorsa notte a Lampedusa dalla Guardia costiera italiana, dopo essere stato trovato e soccorso da una nave della missione europea Sophia. E’ stato proprio grazie alla sua testimonianza che è stato possibile ricostruire l’accaduto: l’imbarcazione era partita due giorni fa dalla città libica di Sabratha, a Ovest di Tripoli, con altre 146 persone, tra cui cinque bambini e alcune donne incinte.
Secondo l'Oim, sono 26.589 i migranti arrivati in Europa via mare dal 1 gennaio al 26 marzo; di questi, 21.939, pari a oltre l'80 per cento, sono sbarcati in Italia (erano 14.505 nello stesso periodo dello scorso anno). A crescere sono anche i decessi: quelli registrati finora lungo la rotta del Mediterraneo centrale sono 590, contro i 172 dello scorso anno.