8 ottobre 2016 ore: 13:15
Immigrazione

Migranti: appello dei sindaci di New York, Londra e Parigi per l'accoglienza

“Le politiche che abbracciano la diversità e promuovono l’inclusione hanno successo”, scrivono Bill de Blasio, Sadiq Khan e Anne Hidalgo sul New York Times. E chiedono ai leader mondiali di attivarsi per favorire l’integrazione. “Non è solo la cosa giusta da fare, ma anche quella più intelligente”
Integrazione: scuola multiculturale

BOX “I nostri immigrati, la nostra forza”. È il titolo dell’articolo uscito nei giorni scorsi sul New York Times firmato dai sindaci di New York, Londra e Parigi e scritto in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che, a fine settembre, ha visto riuniti i leader mondiali per parlare della crisi dei rifugiati, summit definito “momento spartiacque che ha acceso un riflettore globale sulla crisi umanitaria” da Bill de Blasio, Sadiq Khan e Anne Hidalgo. “Gli attacchi in varie parti del mondo, come l’ultimo avvenuto nel quartiere di Chelsea a New York, ci fanno capire che la sicurezza dei cittadini è importantissima ma non bisogna stigmatizzare per questi fatti le comunità straniere o i profughi – scrivono – Dobbiamo continuare a perseguire un approccio inclusivo per contrastare la crescita della xenofobia a livello mondiale, il cui effetto sarebbe solo quello di aumentare la marginalizzazione tra gli immigrati senza renderci più sicuri”. I sindaci chiedono, quindi, ai leader mondiali di “attivarsi per dare accoglienza sicura a chi scappa dalla guerra. Noi faremo la nostra parte”. “New York, Parigi e Londra promettono di essere città inclusive ed è per questo che sosteniamo programmi e servizi che aiutino tutti i cittadini, compresi quelli di origine straniera, perché si sentano benvenuti, perché ogni residente si senta parte di una grande città”, scrivono. A New York e Parigi, ad esempio i programmi comunali per dare un documento di identità agli immigrati hanno avuto successo nel far crescere il senso di appartenenza, dando loro accesso a diversi servizi tra cui banche, biblioteche e istituzioni culturali. A Parigi il budget partecipativo consente ai parigini di decidere come investire una percentuale della spesa annua della città e offre l’opportunità a tutti i residenti di partecipare alla vita cittadina. “Investire nell’integrazione degli immigrati e dei rifugiati non è solo la cosa giusta da fare, ma è anche quella più intelligente – scrivono – I rifugiati e gli altri residenti nati all’estero portano competenze e aumentano la vitalità dell’economia locale”. Londra ha recentemente iniziato la campagna#LondonIsOpen per raccontare le storie di successo tra i 3 milioni di londinesi nati all’estero che contribuiscono alla creatività della città, alla sua vitalità e allo spirito imprenditoriale. 

“Sappiamo che le politiche che abbracciano la diversità e promuovono l’inclusione hanno successo – concludono i 3 sindaci – Chiediamo ai leader mondiali di adottare un approccio di benvenuto nei confronti dei rifugiati di tutto il mondo”.

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