Migranti, Arci e Oxfam si ritirano dai nuovi bandi toscani
FIRENZE - Migranti, la Prefettura di Firenze emana i nuovi bandi per l’accoglienza nei centri di accoglienza straordinaria, i cosiddetti Cas. Il nuovo schema di capitolato è in linea con le direttive del ministro dell’Interno Matteo Salvini e prevede una drastica sforbiciata sui contributi europei erogati alle cooperative che gestiscono l’accoglienza. Si passa dai 35 euro al giorno per ciascun migrante accolto a poco più di 20 euro al giorno a testa. Una razionalizzazione delle spese che, secondo l’idea del Viminale, servirebbe a portare “ordine, regole, serietà e trasparenza in un fenomeno dell'accoglienza che era diventato un mercimonio, un business fuori da ogni controllo, pagato dal contribuente". Oltre al taglio dei fondi, i nuovi bandi rendono quasi sempre non più obbligatori servizi quali scuola di italiano, assistenza psicologica, assistenza legale, che resteranno soltanto per i profughi che hanno già ottenuto asilo politico. I richiedenti asilo avranno diritto soltanto a vitto, alloggio, pocket money da 2,50 euro al giorno, una scheda telefonica da 5 euro, assistenza sanitaria. Via servizio mensa e lavanderia a chi è ospitato in piccole strutture, qui i migranti si cucineranno da soli. “Il ragionamento – hanno spiegato dal Viminale - è che non ha senso offrire servizi in più se poi il soggetto sarà giudicato irregolare da espellere".
Adesso sarà più difficile fare accoglienza per le cooperative, tutte concordi nel ritenere i tagli troppo drastici per fare un lavoro di qualità e amareggiate per l’esclusione dei servizi di integrazione. Due associazioni hanno infatti già annunciato che non si presenteranno ai nuovi bandi. Si tratta di Arci e Oxfam.
Arci, in realtà, non ha strutture in provincia di Firenze, per cui il ritiro dai bandi avverrà nelle altre province. “Non possiamo fare accoglienza soltanto per garantire pasti e posti letti – ha detto Simone Ferretti, responsabile immigrazione dell’Arci -. C’è un livello di dignità collegata all’accoglienza che con questo bando scompare, per cui ci tiriamo indietro. E no, non è una questione di soldi ma di qualità dell’accoglienza”. Duro anche il commento della Legacoop sociali Toscana: “Questi bandi non rispettano alcune norme basiche, ad esempio non sono previste le spese per la sicurezza dei lavoratori. E poi non ci sono attività per l’integrazione, il nostro ruolo si ridurrebbe a quello di sorveglianti”.
Sembrano invece intenzionate a partecipare ai bandi le grandi associazioni e cooperative quali Caritas, Il Cenacolo, cooperativa Cristoforo, che da soli gestiscono la grossa fetta di migranti accolti in provincia di Firenze, dove attualmente i profughi sopitati sono circa 1.800. I nuovi bandi sono divisi in tre categorie: 800 posti per l’accoglienza diffusa in appartamenti, 600 posti per le strutture collettive fino a 50 posti, 400 posti per le strutture collettive da 51 a 99 posti. La prefettura di Firenze, per privilegiare il sistema di accoglienza diffusa tipico della Toscana, ha evitato di inserire nei bandi strutture con oltre 100 migranti.