Migranti, Asgi: "Minacce di Maroni non hanno consistenza legale"
MILANO – Non ha "nessuna consistenza legale" la minaccia del governatore lombardo Roberto Maroni di bloccare l'accoglienza dei profughi: "L'immigrazione esula dalle competenze regionali". Trattasi quindi di "minaccia di carattere politico demagogico". Eppure per Gianfranco Schiavone, membro del consiglio direttivo dell'Asgi (Associazione studi giuridici per l'immigrazione) le parole del governatore lumbard vanno tenute in considerazione "perché mettono in luce la debolezza principale dell'attuale schema del sistema di accoglienza decentrato". Nonostante sia considerato anche dalle associazioni il miglior meccanismo possibile, questo sistema ha il difetto di basarsi solo sulla volontaria adesione degli enti locali al programma. "È un castello di sabbia – continua Schiavone – non sono previsti meccanismi normativi per garantire i posti adeguati, ovviamente in proporzione rispetto a popolazione residente e reddito".
Dal sito dello Sprar si contano 382 enti locali aderenti per 20.744 posti finanziati, con possibilità di aumenti. La regione che ne ha di più è il Lazio, con 4.791, seguito dalla Sicilia con 4.782 e dalla Calabria con 1.894. Distanti Lombardia, Veneto e Liguria, le tre regioni del no ai migranti, che insieme fanno 1.543 posti. "La volontarietà va tenuta ma si deve aggiungere altro", prosegue Schiavone. Altrimenti si corre il rischio "di riprodurre il caos nei territori". "Ognuno faccia politica come vuole, ma considero grave brandire argomenti di cui non si ha competenza, uscendo dall'alveo istituzionale. Certo, chi minaccia sa di poterlo fare, di avere margine", conclude il membro del direttivo di Asgi. (lb)