Migranti, Astorre: No alle elemosine di Juncker, serve un cambio di rotta
Roma - "Per affrontare con maggiore incisivita' il problema dell'immigrazione non basta concedere all'Italia, come ha proposto stamattina Jean Claude Juncker, il contentino di mettere fuori dal patto di stabilita' le spese sostenute per la crisi dei migranti". È quanto scrive il senatore del Pd Bruno Astorre sulla sua pagina Facebook.
"Il continuo flusso di povera gente che dai suoi Paesi di origine viene da noi non e' solo un problema di natura economica e, soprattutto, non puo' essere solo un problema dell'Italia. L'Europa deve prendersi le sue responsabilita', in particolar modo sull'allocazione di coloro che hanno diritto di asilo. Bene aveva fatto Matteo Renzi nell'affermare che l'Italia avrebbe esercitato il suo diritto di veto sul bilancio europeo se i Paesi dell'Unione non avessero condiviso con noi il peso di questa emergenza, ormai insostenibile. O l'Europa c'e' sempre e si va avanti tutti insieme, anche nelle difficolta', o l'Europa si ferma, perche' semplicemente non e' piu' Europa. Mi rendo conto che e' un discorso difficile da fare, soprattutto per chi come me ha sempre fatto dell'accoglienza un valore cardine del proprio percorso. Ma la situazione e' davvero esplosiva e va affrontata con un serio cambio di rotta. È giusto accogliere chi ne ha diritto, dobbiamo farlo e non ci sottraiamo a questo. E come noi non deve sottrarsi tutta l'Europa. Chi non ha diritto, pero', non puo' essere accolto alla stregua degli altri. Non ne abbiamo le possibilita'. Sull'accoglienza di chi ha diritto, comunque, non possiamo essere lasciati soli, come e' stato fatto finora. E non bastano le elemosine di non far rientrare nel patto di stabilita' le spese per la gestione dei migranti. O ci si assume l'onere reale della riallocazione dei migranti nei Paesi dell'Europa o e' giusto che l'Italia metta in atto tutte le azioni possibili per bloccare l'Europa stessa, a partire dal veto sul bilancio comunitario". (DIRE)