10 maggio 2016 ore: 18:12
Immigrazione

Migranti, Baobab: "A Roma dormono per strada, aspettiamo risposta dal comune"

Conferenza stampa alla Camera dei volontari del centro per ribadire la situazione di emergenza dopo lo sgombero del 6 dicembre scorso. “Presto arriveranno centinaia di persone, vogliamo assicurare loro un’accoglienza degna”
Migranti dormono in strada

ROMA - “Dal 6 dicembre scorso, dopo lo sgombero del Baobab per motivi amministrativi, siamo rimasti in presidio a via Cupa per continuare a fare accoglienza: da una settimana ci sono in media venti/trenta persone che dormono in strada fuori dal centro. Presto ne arriveranno a centinaia, come lo scorso anno. Abbiamo chiesto al Comune di destinarci un’altra struttura, l’ex istituto Ittiogenico, ma stiamo ancora aspettando”. Lo ha sottolineato Andrea Costa, portavoce dei volontari del Baobab, in una conferenza stampa organizzata dall’onorevole Giovanna Martelli oggi alla Camera per denunciare la situazione dell’accoglienza dei migranti nella Capitale.

“Per la città di Roma è importante avere un centro di riferimento per i migranti in transito – ha aggiunto Giovanna, un’altra delle volontarie del Baobab –. Da noi sono arrivate in questi mesi anche  donne incinte che avevano subito violenze, molti minori e bambini. Vorremmo offrirgli un’accoglienza degna, per evitare che si creino situazioni come quelle alla stazione Termini”.

Secondo Giovanna Martelli, deputata Pd, il tema dell’accoglienza a Roma va affrontato in tempi brevi: “Sono sempre di più le donne che arrivano in Italia, moltissime dalla Nigeria – afferma – sappiamo che molte sono vittima della criminalità organizzata e dello sfruttamento sessuale. Bisogna intervenire, anche attraverso il piano nazionale antitratta per tutelarle adeguatamente”. Alla conferenza stampa era presente un rappresentante di Intersos, Cesare Fermi. “Lo sforzo del Baobab è stato importante e non va disperso – ha detto – è un’esperienza che ha già un anno di attività alle spalle e gode del sostegno dell’opinione pubblica, sostenerla anche istituzionalmente è un’occasione che non si può perdere”. (ec) 

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