Migranti, blitz a Bardonecchia: “Questa è un'ignobile provocazione”
ROMA –Cinque agenti della dogana francese nella serata di ieri sono entrati armati nella sala della stazione di Bardonecchia, dove operano in supporto ai migranti in transito i volontari di Rainbow4Africa, i mediatori culturali e gli avvocati di Asgi. Un blitz in piena regola per costringere un ragazzo nigeriano a fare il test delle urine anti droga (poi risultato negativo). Un episodio diventato un caso, che sta facendo discutere, anche perché, spiegano le associazioni, “un presidio sanitario è luogo neutro, rispettato anche nei luoghi di guerra”.
Rainbow4Africa ricorda che il suo agire secondo principi inviolabili: indipendenza, neutralità, imparzialità e umanità. “L’azione degli agenti della dogana francese viola tali principi – sottolinea in una nota -. II comportamento adottato nei confronti del ragazzo nigeriano appare irrispettoso dei diritti umani”. Il presidente dell’associazione, Paolo Narcisi, “ritiene questi atti delle ignobili provocazioni. Abbiamo fiducia nell’operato delle istituzioni e della giustizia italiana, che sono state investite della responsabilità di attuare i passi necessari verso la Francia –afferma -. Il nostro unico interesse rimane assicurare rispetto dei diritti umani dei migranti“.
Sulla stessa scia l’avvocato Lorenzo Trucco, presidente di Asgi: “Ritengo che quanto accaduto sia una gravissima violazione non solo di quel sistema dei diritti umani che dovrebbe contraddistinguere l’Europa, ma anche una violazione dei principi basilari della dignità umana, intollerabile nei confronti di persone venute per richiedere protezione. Si valuterà pertanto ogni possibile azione per contrastare simili comportamenti.”
Anche per Riccardo Noury di Amnesty International si tratta i un "atto violento ed intimidatorio, ennesimo esempio del clima ostile nei confronti di chi pratica solidarietà". "Se le autorità italiane non protestano con decisione- afferma -sarà il segnale che sono d'accordo con questi comportamenti". Proprio su queso punto si è accesa un'aspra polemica politica: diversi esponenti dei partiti, da destra a sinistra, parlano di una chiara ingerenza della Francia nel territorio italiano. Per il sindaco di Bardonecchia, Francesco Avato, "l'accesso alla sala è possibile sono agli operatori autorizzati". Pertanto gli agenti francesi non avevano "nessun diritto di introdursi. Non si permettano mai più", sottolinea. Augusta Montaruli, deputata di Fdi l'Italia "dopo il danno di essere lasciari soli non assisteremo alla beffa di essere trattati come la toilette della Francia". Per Maurizio Martina, segretario reggente del Pd, "i fatti di Bardonecchia sono gravi. Così di certo non si fa la nuova Europa", scrive su Twitter.
La Farnesina convoca l’ambasciatore francese in Italia. Dopo una giornata di polemiche, la decisione arriva nel pomeriggio di sabato, da quanto si apprende da fonti del ministero degli Esteri. Nelle scorse ore la Farnesina aveva già fatto sapere che erano partite le prime richieste di chiarimenti. “Abbiamo chiesto spiegazioni al governo francese e all’ambasciata di Francia a Roma e attendiamo a breve risposte chiare prima di intraprendere qualsiasi eventuale azione”. (ec)