Migranti, Cananzi (Csm): l'impegno delle toghe per garantire i richiedenti asilo
Roma - "Credo che si debba cogliere quanto il presidente del Consiglio in piu' occasioni ha affermato, a proposito del Mar Mediterraneo: un mare che possa essere non solo fonte di problemi ma baricentro delle opportunita', per l'Italia e per l'Europa, come anche per i paesi frontalieri, non solo in termini di sviluppo economico ma anche per la crescita etica e sociale dei paesi interessati. Sia certo, signor Ministro, dell'impegno dei magistrati italiani ell'organizzazione e nell'esercizio della giurisdizione per garantire protezione e dignita' a chi ne abbia diritto". Cosi' il consigliere del Csm, Francesco Cananzi, che ieri e' intervenuto nel dibattito durante il plenum straordinario del Consiglio superiore della magistratura alla presenza del ministro dell'Interno Marco Minniti per la sigla del Protocollo d'intesa sullo scambio di informazioni sui richiedenti asilo tra Viminale e Consiglio superiore della magistratura.
Cananzi, gia' presidente della VII Commissione del Csm e relatore della pratica sulle linee guida per gli uffici giudiziari in tema di protezione internazionale, ha aggiunto: "Quando si discute della relazione fra i poteri nell'ambito di una democrazia matura, occorre dare il giusto spessore al principio di separazione, che non vuole dire separatezza ed incomunicabilita', ma invece autonomia e capacita' di collaborazione. Il protocollo che oggi si va a sottoscrivere e' espressione di questa cultura della leale collaborazione, che nulla toglie all'autonomia, ma consente un esercizio migliore delle relative prerogative, e che abbiamo colto subito nell'immediata disponibilita' del sig. Capo di Gabinetto pref. Morcone, nonche' dei prefetti Pantalone e Trovato, che ringrazio con Lei per la sensibilita' dimostrata. I giudici ed i pubblici ministeri della protezione internazionale avranno a disposizione con immediatezza le informazioni relative ai paesi di origine, informazioni preziose, caratterizzate da un alto grado di attendibilita', nell'ambito di un procedimento con onere della prova attenuato e fondamentalmente incentrato sulla verifica di affidabilita' delle dichiarazioni del richiedente asilo". (DIRE)