11 maggio 2017 ore: 13:51
Immigrazione

Migranti. Capitaneria di porto: da militari il 45% degli avvistamenti, dalle Ong il 30%

Audizione in Commissione Difesa al Senato del Comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto, ammiraglio Vincenzo Melone. "In due anni la nostra attività ha portato a 858 fermi di scafisti, 28 arresti e 30 ordinanze di custodia cautelare". Ragazzo ucciso da scafista? "Con intervento unità militare non sarebbe successo"
Sbarchi. Barcone e uomo della capitaneria di porto

ROMA - "Il 45% degli avvistamenti avvenuti nel 2016 è stato dato da imbarcazioni militari, il 30% da Ong, il 9% dalla Guardia Costiera, poi mercantili e altre imbarcazioni". Lo dice il Comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto, ammiraglio Vincenzo Melone, in audizione in Commissione Difesa al Senato sul contributo dei militari italiani al controllo dei flussi migratori nel Mediterraneo e impatto delle attività delle Ong.

28 arresti e 858 fermi di scafisti in due anni
. "In due anni la nostra attività ha portato a 858 fermi di scafisti, 28 arresti e 30 ordinanze di custodia cautelare. Il 50% di quest'attività è stato portato avanti dal gruppo Interforze della Procura di Siracusa", ha aggiunto l’ammiraglio Melone. Che prosegue: "Non credo che in presenza di un'unità militare, o di una Guardia Costiera sarebbe avvenuto il caso del ragazzo ucciso da uno scafista per non essersi tolto il cappellino. "Se l'intervento fosse stato fatto non dalla Ong, ma da un'unità militare, di polizia, o nostra, non credo proprio sarebbe avvenuto". (DIRE)

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