Migranti. Capitano della Virtus Bologna si racconta a "Casa Abba"

Bologna - Quella di oggi "sara' una serata davvero speciale per i giovani ospiti dell'Eremo di Ronzano". Alle 20.30, infatti, i minori stranieri non accompagnati della comunita' 'Casa Abba', nata "per volere dei frati Servi di Maria e della Diocesi di Bologna", si troveranno a tu per tu con Klaudio Ndoja, capitano della Virtus Segafredo Bologna, per "ascoltare- spiega la societa'- la sua storia di rinascita attraverso lo sport, e in particolare la pallacanestro".

Una storia, si legge in una nota, che "parte da un addio, quello all'Albania martoriata dalla guerra civile, e che racconta anni difficili, vissuti da 'invisibile' in Italia, e le tappe di una rivincita morale realizzata sul parquet". Nella serata organizzata da 'Casa Abba', Ndoja sara' affiancato da Alessandro Pajola, talento emergente della Virtus, che "raccontera' invece il percorso di un ragazzo che ha scelto di inseguire il suo sogno lontano da casa, nella prestigiosa scuola di basket del settore giovanile bianconero". L'appuntamento, moderato dal responsabile comunicazione della Virtus, Marco Tarozzi, sara' aperto anche agli ospiti di tutte le comunita' di seconda accoglienza del Circuito Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) di Bologna, e in platea saranno presenti "minori provenienti da diverse nazioni, con un passato di sofferenza ed abbandono". (DIRE)