Migranti, Caritas Europa boccia il "piano d'azione" dell'Ue
Roma - "Siamo testimoni di una crisi di solidarieta' e volonta' politica dovuta ad una narrazione politica negativa sulla migrazione, sfortunatamente dominante in molti Paesi. La priorita' e' divenuta il respingimento dei migranti attraverso il rimpatrio". Leila Bodeux, responsabile ufficio migrazione e asilo di Caritas Europa, e' molto critica nei confronti del Piano d'azione della Commissione europea per il Mediterraneo centrale di cui si discute oggi al vertice informale di Tallinn. "La priorita' e' solo respingere i migranti attraverso i rimpatri- osserva in un'intervista al SIR- rafforzare i controlli alle frontiere meridionali della Libia per impedire loro di arrivare in Europa, senza tener conto delle drammatiche situazioni da cui fuggono e del rischio di ulteriori violazioni dei diritti umani".
"Concentrarsi solo sulla sicurezza- afferma- e' controproducente perche' alimenta le reti dei trafficanti, costringe le persone ad intraprendere rotte piu' pericolose e non diminuisce l'immigrazione irregolare, anzi il contrario".
Caritas Europa critica anche la criminalizzazione delle Ong e si augura che "alle Ong non venga proibito di sbarcare in Italia", chiedendo che il Codice di condotta sia stilato insieme alla societa' civile. Il Codice, che sara' scritto dall'Italia insieme alla Commissione europea e a Frontex, secondo Caritas Europa "dovrebbe essere rivolto a tutti gli attori coinvolti nelle operazioni di ricerca e soccorso in mare, non solo alle Ong. L'obiettivo dovrebbe essere di migliorare il coordinamento e salvare vite umane anziche' demonizzare e criminalizzare le Ong. La societa' civile dovrebbe essere consultata nella stesura".
"Ci dispiace vedere il dibattito politico negativo e pericoloso che coinvolge le Ong in Italia e in altri Paesi- dice Bodeux- Le Ong dovrebbero essere lodate per il lavoro che fanno e le vite che salvano, anziche' essere accusate di collusione con i trafficanti". Sulla Libia la responsabile di Caritas Europa avverte: la situazione politica "e' molto caotica e frammentata": "Rafforzare la cooperazione con la Libia senza monitorare attentamente le loro attivita' rischia di portare a violazioni dei diritti umani. I responsabili politici dell'Ue dovrebbero smettere di provare ad esternalizzare le politiche di asilo e migrazione in Libia". (www.agensir.it)
(DIRE)