30 gennaio 2018 ore: 14:08
Immigrazione

Migranti, centro per il rimpatrio a Bologna? Gabrielli: sì, serve

"Credo che i Cpr (Centri per il rimpatrio, ndr) rispondano a un'esigenza che il ministro degli Interni Marco Minniti ha ribadito piu' volte: l'Italia non puo' accogliere tutti, e chi e' illegalmente sul nostro territorio va rimpatriato". Il capo della Polizia Franco Gabrielli...

"Credo che i Cpr (Centri per il rimpatrio, ndr) rispondano a un'esigenza che il ministro degli Interni Marco Minniti ha ribadito piu' volte: l'Italia non puo' accogliere tutti, e chi e' illegalmente sul nostro territorio va rimpatriato". Il capo della Polizia Franco Gabrielli, a Bologna per un convegno sulla sicurezza, promuove quindi l'idea, lanciata la scorsa settimana dal sindaco Virginio Merola in occasione della visita di Minniti, di aprire un centro per il rimpatrio di chi delinque.

Nel suo intervento durante il convegno organizzato dalla Uil e parlando con i cronisti a margine dell'evento, Gabrielli motiva il suo 'si'' ai Cpr spiegando che "per rimpatriare queste persone ci sono dei tempi tecnici, perche' servono i documenti di viaggio delle autorita' consolari", che peraltro, aggiunge, "non sempre collaborano, anche se nel 50-60% dei casi i Paesi riconoscono queste persone come loro cittadini consentendo il rimpatrio". In quest'ottica, prosegue il capo della Polizia, "e' stata sottoposta al Parlamento l'esigenza di aumentare i centri di rimpatrio, e c'e' una legge che impone alle Regioni di dotarsi di queste strutture". Quest'ultimo punto e' di particolare importanza perche', sottolinea Gabrielli, "si parla spesso dell'insufficienza delle forze di Polizia, ma se una Questura deve portare uno straniero irregolare a Caltanissetta o a Brindisi perche' altrove non ci sono i Cpr, significa rinunciare a tre operatori per cinque giorni per una sola persona". Quindi il tema, sintetizza, "non e' solo quello di dare uno strumento, ma anche di non sottrarre risorse al territorio".

Tuttavia, il capo della Polizia non nega, pur dicendosi convinto che "se facessimo un sondaggio il 95% degli italiani sarebbe d'accordo con questa impostazione", quando la questione "si sposta sui territori casca l'asino: ad esempio, pur non condividendo la loro posizione, capisco quei territori che non accettano l'insediamento di Cas perche' affermano di non poter accogliere un certo numero di persone". (DIRE)

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