Migranti, Cipsi e Cilap: Tra Italia e Libia un patto spaventoso
Roma - "Condanniamo questo patto spaventoso, ingiusto e disumano, un patto che ferisce il dovere di accoglienza previsto dalla Costituzione italiana e il diritto di asilo sancito dalle leggi Ue e internazionali. I rifugiati e i migranti tornano a diventare bersaglio di misure di controllo e repressione. Il memorandum Italia-Libia mette un tappo alle coste libiche per non far affluire i migranti. È un memorandum 'contro' le persone che cercano una vita migliore e che riceveranno in cambio: rimpatrio obbligatorio spacciato per volontario, centri di detenzione ai confini meridionali della Libia, assenza di garanzie di attuazione dei diritti umani". Lo dichiarano Guido Barbera presidente di Solidarieta' e Cooperazione Cipsi (coordinamento di 30 associazioni di solidarieta' internazionale), e Nicoletta Teodosi, presidente del Cilap (Collegamento italiano di lotta alla poverta', sezione italiana della rete europea European Anti Poverty Network), che aggiungono: "Rivolgiamo un appello al presidente della Repubblica Mattarella per far recedere da questa che si configura come una maxi operazione di polizia contro l'immigrazione 'irregolare', in un paese come la Libia ne' civile ne' democratico, almeno secondo i canoni 'occidentali' di Paesi firmatari delle convenzioni internazionali. Fin quando alle migrazioni sara' associato l'elemento del reato o dell'irregolarita' non sara' possibile affrontarne la reale natura legata al modello di sviluppo, all'ingiustizia sociale, all'iniqua distribuzione di risorse economiche e alla negazione di accesso diffuso a quelle naturali. Noi crediamo nella solidarieta', nell'accoglienza, nel dialogo e nel diritto alla liberta' di spostamento, di scegliere dove vivere". (DIRE)