Migranti, comune di Bologna: il dl Salvini alimenta l'insicurezza
Una legge "inefficace", che "scarica sui Comuni" i costi sociali dell'immigrazione e "fa l'opposto di quello che si propone, alimentando senso di paura e illegalita' sul territorio". E' una bocciatura su tutta la linea quella che sul decreto Sicurezza approvato in Parlamento da' l'assessore al Welfare del Comune di Bologna, Giuliano Barigazzi, che questa mattina in commissione a Palazzo D'Accursio ha fatto il punto sugli effetti della legge. E dopo aver messo in chiaro che saranno circa mille i migranti che rimarranno fuori dal sistema di protezione e accoglienza per effetto della legge, l'assessore si lascia andare a considerazioni piu' politiche. "E' una legge inefficace- attacca- che fa l'opposto di quello che si propone", perche' escludendo i richiedenti asilo dagli Sprar ed eliminando la protezione umanitaria, la maggior parte dei migranti "resta senza protezione e rimane sul territorio non si sa come".
Di conseguenza, "si alimenta un senso di incertezza, paura e insicurezza sul territorio- afferma Barigazzi- spero che il sistema Sprar venga rifinanziato dallo Stato almeno per quelli che potranno accedere, altrimenti per i Comuni e' davvero impossibile". Tranchant e' invece il capogruppo di Forza Italia, Marco Lisei. "Se l'amministrazione ci tiene cosi' tanto puo' investire risorse proprie per portare avanti lo Sprar". Per la dem Federica Mazzoni, che ha richiesto l'udienza oggi in commissione, il decreto "crea volutamente piu' insicurezza. Cancella la buona accoglienza dello Sprar, gettando queste persone per strada senza prospettive, finendo piu' facilmente in giri illegali". Anche per il dem Andrea Colombo si tratta di "una legge disumana, frutto del pensiero xenofobo della destra e dei 5 stelle. Un giorno sara' dichiarata incostituzionale, intanto distruggendo un sistema che funzionava spinge i migranti all'illegalita'". (DIRE)