20 settembre 2018 ore: 16:01
Immigrazione

Migranti, Conte: dl Salvini, ci sono i requisiti di necessità e urgenza

"Il caso Diciotti ci vede tutti perdenti, perche' come ho sempre detto fin dall'inizio se l'Ue vuole esprimere una politica in materia di immigrazioni deve rivedere il regolamento di Dublino e quanto prima perseguire nuovi meccanismi...

Roma - "Il caso Diciotti ci vede tutti perdenti, perche' come ho sempre detto fin dall'inizio se l'Ue vuole esprimere una politica in materia di immigrazioni deve rivedere il regolamento di Dublino e quanto prima perseguire nuovi meccanismi di gestione collettiva nel segno della solidarieta'. Piu' tardiamo e piu' andiamo tutti in difficolta'". Cosi' il premier Giuseppe Conte da Salisburgo.

Mancano i requisiti di necessita' e urgenza per il decreto Salvini sull'immigrazione? "Al di la' del fatto che continuano gli sbarchi, anche se sono calati in modo brusco, bisogna tener conto che negli ultimi 5 anni 568mila persone sono sbarcate e se guardiamo ai rimpatri e ai collocamenti, si capisce che sussiste la straordinarieta' e l'urgenza", risponde a Salisburgo il premier.

Dissidi tra M5s e Lega sul Dl Salvini sui migranti? "Assolutamente no - risponde il premier. - E' un decreto che il vicepresidente Salvini ha gia anticipato e su cui stiamo gia' lavorando. Il rinvio" del cdm "e' dovuto al fatto che io sono qui davanti a voi", Il decreto Salvini sui migranti puo' cambiare "fino all'ultimo momento prima del consiglio dei ministri di lunedi'. Potremo cambiarlo e lo stesso ministro dell'interno potra' farlo", 

"La posizione dell'Italia sul progetto Frontex puo' avere un ruolo, ma attenzione, pero', perche' potenziare Frontex nella misura progettata fino a 10 mila uomini a regime" con una spesa di "11 miliardi e piu' fa anche sorgere problemi sull'utilita di tale investimento". Così  il premier da Salisburgo. "Il problema non e' avere un orientamento sfavorevole verso Frontex ma progettare un investimento cosi' qualche dubbio sull'utilita pratica lo solleva".
Inoltre, prosegue, "assicurare il dispiegamento di questi mezzi e uomini significa prrefigurare anche una invasione della sovranita'. Tutti gli Stati membri sono gelosi custodi delle prerogative della propria sovranita e l'Italia non e' da meno". (DIRE)

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