30 novembre 2017 ore: 14:38
Immigrazione

Migranti, corridoi umanitari per l'Africa: a Roma 25 profughi

"Benvenuti! È stato bello sentirmi dire 'ci sentiamo gia' a casa nostra'". Cosi' mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, ha accolto stamattina all'aeroporto di Roma-Fiumicino i primi 25 profughi africani, di cui un terzo bambini...
Agenzia DIRE Corridoi umanitari - Mons. Galantino

Foto: Agenzia DIRE

"Benvenuti! È stato bello sentirmi dire 'ci sentiamo gia' a casa nostra'". Cosi' mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, ha accolto stamattina all'aeroporto di Roma-Fiumicino i primi 25 profughi africani, di cui un terzo bambini, arrivati dai campi in Etiopia grazie ai corridoi umanitari, nell'ambito del protocollo di intesa con lo Stato italiano, siglato dalla Cei - che agisce attraverso Caritas Italiana e Fondazione Migrantes - e dalla Comunita' di Sant'Egidio.

Il protocollo, finanziato con fondi Cei 8xmille, prevede il trasferimento dall'Etiopia di 500 profughi in due anni. Gia' 50 diocesi hanno dato disponibilita' all'accoglienza. Mons. Galantino ha ringraziato il governo italiano che ha accolto la proposta di aprire questo ulteriore canale umanitario. "La speranza e' che il reiterarsi di questa esperienza possa diventare la prassi consolidata, la strada perche' chi ne ha bisogno possa realizzare il suo sogno di vivere con dignita'", questo il suo auspicio. Il segretario generale della Cei ha ricordato che l'esperienza dei corridoi umanitari "non nasce oggi, non e' un fatto nuovo, ma affianca altre iniziative che la Chiesa italiana sta sviluppando da piu' di 30 anni in maniera non organizzata attraverso i missionari, le missionarie e i laici da sempre presenti nelle vostre terre".

"È desiderio e progetto della Chiesa italiana - ha affermato - creare le condizioni per cui le persone possano rimanere nei Paesi in cui stanno". A questo proposito ha ricordato il progetto "Liberi di partire, liberi di restare", al quale la Cei ha destinato 30 milioni di euro dell'otto per mille e le tante famiglie, parrocchie e comunita' che hanno accolto gia' 30.000 persone con vari progetti. "Con grande piacere noto una accresciuta e lodevole sensibilita' nei confronti degli animali. Mi piacerebbe che la stessa sensibilita' venisse estesa a tutte le persone che vivono situazioni di fragilita'" ha aggiunto mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei.

"Ho visto in tv dei blitz per liberare gli animali dai canili - ha detto poi a margine - Mi piacerebbe ci fossero blitz per liberare anche le persone, non chiuderle". Questa "lodevole sensibilita' e condivisa attenzione per la sorte di tanti animali e qualita' della loro vita e' un fatto bello - ha precisato -. Mi piacerebbe che un po' di questa sensibilita' venisse estesa a tutte le persone che vivono situazione di fragilita', quale sia il motivo per cui si trovano qui. Bisognerebbe sviluppare una sensibilita' meno ad intermittenza e fare entrambe le cose: stare attenti alle persone e agli animali. Vorrei diventasse uno stile di tutti gli italiani". (AGENSIR/DIRE)

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