Migranti. Cresce l'adesione al presidio in piazza della Scala #Apriamoiporti
MILANO - Sono sempre di più le associazioni milanesi che prendono posizione sui social network contro la decisione del Governo italiano di chiudere i porti all'”Aquarius”, nave della ong SOS Méditerranée, che da due giorni naviga con 629 persone a bordo, tra cui donne incinte e bambini. Con l'hashtag #Apriamoiporti, si sono date appuntamento in piazza della Scala, alle ore 18.30, per un presidio che ha già raccolto l'adesione di più di 8mila persone.
“La diplomazia deve essere esercitata in altri contesti e le necessarie decisioni istituzionali non possono oltraggiare donne, uomini e bambini in stato di bisogno - dichiara Luigi Garrone, presidente della Croce Rossa Italiana di Milano-, onde non creare un precedente inammissibile per un Paese come l’Italia e per l’Europa tutta. La popolazione di Milano, fortemente inclusiva e attenta alle tematiche sociali e umanitarie, sta dimostrando ancora una volta forte attenzione ai valori fondanti dell’Umanità”.
La Cgil Milano aderisce al presidio, certa che non vi sia “ragione di Stato che valga più della vita umana”, tema su cui verte anche il comunicato di Amnesty International Lombardia: “Siamo convinti che tutte le persone, senza distinzione alcuna, debbano godere di pari diritti e dignità. Crediamo nella solidarietà internazionale, nella protezione delle vittime delle violazioni. Siamo umani, fratelli di altri umani.”
L'Osservatorio Solidarietà – Carta di Milano (gruppo di attivisti, giuristi e giornalisti impegnati nella tutela delle iniziative solidali) considera le azioni del Governo “politiche votate allo sterminio, per mancato soccorso, promosse da chi non intende affrontare il problema delle migrazioni”. E fa appello alle persone “che non intendono abdicare dalla propria umanità”, perché partecipino alle iniziative di questi giorni. "Il problema dei profughi non è un’emergenza del momento -aggiunge-, ma il frutto avvelenato dell’incapacità e della mancanza di volontà delle forze al governo dei paesi dell’Unione europea nell’affrontare in forme adeguate un movimento di popoli che ha ragioni e sviluppi di carattere secolare. E che proprio per questo non può essere affrontato erigendo barriere fisiche, poliziesche, militari e legislative”.
In piazza, con un drappo bianco, presenti anche le associazioni Arci Milano e Lombardia, I sentinelli di Milano, Anpi ("Non si faccia l'errore di chiudersi nei confini della propria nazione”) e Acli, a cui “spaventa l’idea di una prova di forza tra Paesi d’approdo che si eserciti a scapito di esseri umani”. (Francesco Mauri)