13 luglio 2017 ore: 10:58
Immigrazione

Migranti: da Germania e Francia solidarietà, ma pochi fatti

Solidarieta' e sostegno all'Italia, ma in sostanza nessun passo avanti sulla questione migranti. Questo l'esito dell'incontro trilaterale, a Trieste, tra il premier Paolo Gentiloni, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese...
Migranti. Accoglienza. Migranti in fila - SITO NUOVO

Roma - Solidarieta' e sostegno all'Italia, ma in sostanza nessun passo avanti sulla questione migranti. Questo l'esito dell'incontro trilaterale, a Trieste, tra il premier Paolo Gentiloni, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron. Per la Merkel, "l'Italia ha fatto un grande lavoro sui migranti" e "vogliamo essere solidali con l'Italia nella politica delle migrazioni". Secondo la cancelliera, "dobbiamo affrontare la lotta contro la migrazione illegale, attraverso la cooperazione con l'Africa, particolarmente importante per zone come Niger e Libia".

Macron ha riconosciuto che la Francia "non ha sempre fatto la sua parte per quanto riguarda i rifugiati". Pero', ha aggiunto, "non possiamo accogliere uomini e donne che per motivi economici" migrano verso i Paesi europei. Migranti economici e chi chiede asilo sono "due realta' diverse e non cedero' a questo spirito di confusione imperante", ha ribadito il presidente francese. "Sulla politica migratoria - ha riconosciuto Gentiloni - sono stati fatti dei progressi, ma non sono ancora sufficienti".

"La distinzione che fa Macron e' legittima", ha precisato il premier, chiarendo che rifugiati e migranti economici "non sono un fenomeno che ha le stesse caratteristiche ma diciamo che non si puo' ignorare la realta' delle grandi migrazioni" che vengono provocate non solo da conflitti e violenze.

Intanto ieri sono stati 2.800 i migranti tratti in salvo in 19 operazioni al largo della Libia. Mentre i partner europei voltano le spalle all'Italia rispetto alla richiesta di far approdare le navi cariche di migranti anche in altri Paesi. Lo conferma Fabrice Leggeri, direttore di Frontex: "Ho ascoltato la richiesta italiana ma non ho visto Stati membri disponibili ad accoglierla". (www.agensir.it/DIRE)

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