2 gennaio 2018 ore: 14:51
Immigrazione

Migranti, da Israele un piano per mandar via gli africani "infiltrati"

Lo Stato di Israele ha lanciato un piano volto a incoraggiare le partenze dei migranti subsahariani residenti sul proprio territorio: questi potranno lasciare volontariamente il Paese alla volta di Rwanda o Uganda - che hanno accettato...

ROMA - Lo Stato di Israele ha lanciato un piano volto a incoraggiare le partenze dei migranti subsahariani residenti sul proprio territorio: questi potranno lasciare volontariamente il Paese alla volta di Rwanda o Uganda - che hanno accettato di accoglierli - a fronte di un rimborso di 3.500 dollari (2.900 euro circa), attraverso "canali sicuri", oppure da aprile scatteranno gli arresti per chi decide di restare.

Secondo le autorita', sarebbero 38mila gli "infiltrati" - questo il termine impiegato, stando al quotidiano 'Haaretz' - entrati illegalmente, in maggioranza da Sudan e Eritrea. Quasi 1.500 poi sono quelli ospitati nei centri detentivi, che prevedono per oltre la meta' dei casi un regime di semiliberta'.

L'ordinanza non comprenderebbe minori, anziani e vittime di tratta e schiavitu'. Ciononostante l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) e altre organizzazioni hanno contestato il piano, definendolo lesivo del diritto internazionale e israeliano.
Come ha detto il premier Benjamin Netanyahu, un'eccessiva presenza di immigrati africani comprometterebbe "il carattere ebraico dello Stato di Israele". (DIRE)

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