11 giugno 2018 ore: 14:24
Immigrazione

Migranti, dall'Ue all'Onu: l'approdo dell'Aquarius, "imperativo umanitario"

"Imperativo umanitario": sono le parole chiave rimbalzate tra Bruxelles, diverse capitali europee e le sedi delle agenzie Onu, mentre la nave Aquarius resta a largo di Italia e Malta con a bordo oltre 600 migranti in attesa di un permesso di approdo

"Imperativo umanitario": sono le parole chiave rimbalzate tra Bruxelles, diverse capitali europee e le sedi delle agenzie Onu, mentre la nave Aquarius resta a largo di Italia e Malta con a bordo oltre 600 migranti in attesa di un permesso di approdo. Che lo scontro sarebbe potuto durare ancora era stato chiaro sin da questa mattina, con l'affondo del primo ministro di Malta. "Il governo italiano sta violando le norme internazionali e rischiando di creare una situazione pericolosa per tutti" aveva accusato Joseph Muscat. Dichiarazioni alle quali sono seguiti, in Europa, appelli al "senso di responsabilita'" e al superamento dello stallo.

Il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas ha detto di "un imperativo umanitario" e chiesto "una soluzione rapida" a tutela dei migranti, molti dei quali minorenni, provenienti anche da Eritrea, Ghana, Nigeria e Sudan. Nessuna presa di posizione da Bruxelles, invece, rispetto a quale Paese debba nel caso accogliere i migranti. La tesi e' infatti che competerebbe agli Stati scegliere come agire.

Appelli a risolvere la crisi sono giunti anche da Berlino. "Siamo preoccupati per le persone a bordo dell'Aquarius" ha sottolineato il portavoce Steffen Seibert: "Il governo tedesco chiede a tutte le parti coinvolte di assumersi la propria responsabilita' sul piano umanitario".

A prendere posizione anche l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr). "Le persone sono in difficolta', stanno esaurendo le provviste e hanno bisogno di aiuto in fretta" ha sottolineato Vincent Cochetel, inviato speciale per il Mediterraneo centrale. "Questioni piu' ampie, come chi ha la responsabilita' e come queste responsabilita' possano essere meglio condivise tra gli Stati, dovrebbero essere esaminate piu' tardi".
Il principio chiave resta quello del salvataggio in mare. "I Paesi esposti agli arrivi devono essere sostenuti dagli altri governi" ha detto Cochetel. "Fra le misure adottabili un meccanismo prevedibile in tutta la regione per lo sbarco, basato su una buona cooperazione tra Stati e altri attori rilevanti".

Lo scontro tra Italia e Malta e soprattutto la sorte dei migranti, soccorsi da Aquarius al largo della Libia, e' in evidenza sulla stampa internazionale. Il quotidiano francese 'Le Monde' punta sulla cronaca, con "la nave umanitaria respinta dall'Italia e da Malta in cerca di un porto". Differente la prospettiva proposta dal britannico 'The Guardian', che punta sulle resistenze alla linea della chiusura dei porti promossa dall'esecutivo Lega-Movimento Cinque Stelle. "I sindaci del Sud Italia - sottolinea il quotidiano - si sono impegnati a sfidare la mossa del nuovo governo italiano, un'alleanza di estrema destra e populisti che vuole impedire l'approdo di una nave con a bordo 629 migranti". (DIRE)

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