Migranti, EunavforMed pronta alla fase 2: potrà bombardare i trafficanti
MILANO – La missione europea contro i trafficanti di uomini che sbarcano dalle coste libiche è pronta per passare alla seconda fase. Lo ha dichiarato l'Alto Commissario per gli affari europei Federica Mogherini, che ha incassato anche l'appoggio della Nato alla missione. Lo scrive oggi il quotidiano europeo online EUObserver. La Nato già a inizio dell'anno, in un discorso ufficiale del segretario Jens Stoltenberg, aveva dichiarato di voler sostenere l'Unione europea in missioni di questo genere.
La prossima settimana a Lussemburgo si terrà un vertice tra i ministri della Difesa dei paesi membri per decidere i dettagli della seconda fase di Eunavfor Med, la più delicata. Se nella prima, infatti, cominciata il 22 giugno, le forze di intelligence dell'Unione si sono limitate a reperire informazioni su come si svolgono i viaggi della speranza delle migliaia di profughi in partenza dalle coste libiche, ora, da quanto previsto nella bozza della risoluzione, pubblicata a maggio da Wikileaks, sarà possibile anche bombardare le navi dei trafficanti. Secondo quanto prevede l'Unione europea le regole d'ingaggio dovrebbero essere le stesse che la Eunavfor, la forza navale europea, ha adottato nella missione Atalanta, contro la pirateria somala nella zona del Golfo di Aden e dello Stretto di Hormuz.
Il problema sta però nella situazione libica: il Paese è diviso almeno in quattro settori e il Governo di Tripoli, riconosciuto dall'Ue, è di fatto esautorato. L'esecutivo rivale di Tobruk ha già dichiarato che non concederà mai alle forze militari europee la possibilità di intervenire nel contesto libico, condizione fondamentale per evitare una dichiarazione di guerra alla Libia. Perché la missione cominci, serve almeno l'approvazione della missione da parte del governo di Bengasi. Al momento il progetto Missing person dell'Organizzazione mondiale delle migrazioni stima in più di 2.400 i morti nel Mediterraneo dall'inizio dell'anno. (lb)