4 ottobre 2016 ore: 14:33
Immigrazione

Migranti, Galantino: giù la maschera dell'Ue, l'accoglienza è il futuro

"Il tema della immigrazione sta togliendo la maschera all'Europa, alle sue ipocrisie ed enormi contraddizioni". Cosi' Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, intervenendo ad un convegno della Cisl sul tema dei mig...
Migranti. Chiusura alle frontiere. Cartello con scritta Italia

"Il tema della immigrazione sta togliendo la maschera all'Europa, alle sue ipocrisie ed enormi contraddizioni". Cosi' Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, intervenendo ad un convegno della Cisl sul tema dei migranti. Galantino attacca: "Ieri, dopo il referendum in Ungheria, non ho sentito dall'Unione europea una parola che dicesse a chi lo ha promosso 'hai capito la lezione?' Glielo stiamo dicendo noi ora qui. Io rifiuto assolutamente- continua- l'appalto della gestione della immigrazione nella forma e nella sostanza che l'Europa sta caldeggiando".

Piuttosto, osserva, servirebbe "un sistema mondiale di corridoi umanitari che e' gia' possibile, evitando cosi' la tratta degli esseri umani gestita da mafie e terrorismo". Per il segretario Cei le paure sono "giustificate e diffuse ma diventano nevrosi quando il sentimento di identita' e' debole" e poi ci sono gli "imprenditori della paura" che la fomentano giocando sulla "discrasia tra realta' e percezione della realta'".

Piuttosto la ricetta e' quella di una "convivenza frutto del rispetto delle regole, una convivenza- insiste- che non significa 'vogliamoci bene' ma una convivenza che rispetta la storia e la cultura di chi accoglie". E lancia una proposta: "Sogno che quello che si spende per l'immigrazione non sia piu' iscritto tra le spese ma tra gli investimenti. Perche'- spiega- bisogna considerare la mobilita' non una sorta di iattura per l'umanita'. Chi conosce bene i dati sa bene quanto sia positiva la presenza di immigrati in Italia anche in termini economici e di contributo". Per Galantino "integrare gli immigrati significa per l'Italia continuare a pensarsi un paese capace di futuro, perche' tutti sappiamo i dati della denatalita'. L'accoglienza- conclude- e' uno degli elementi che possono continuare a far sognare l'Italia e a farla sentire viva". 

La Chiesa italiana chiede nuovamente "all'Europa di fare l'Europa e non solo gli interessi di alcuni" o di "tacere invece quando c'e' da dire parole forti e chiare". "Organismi che dovrebbero essere guida e luce per l'Europa- precisa- continuano a insistere solo su quello che conviene". La questione, invece, "e' stare attenti ad accogliere, accompagnare e integrare- sottolinea-. C'e' bisogno di una politica diversa. L'Italia sta facendo tanto e bene ma anche l'Italia ha bisogno di sviluppare maggiormente progetti in direzione dell'integrazione. Con una avvertenza: integrazione non vuol dire appiattimento ma rispetto delle leggi, dell'identita', delle dignita' di chi accoglie e di chi viene accolto". A tre anni di distanza dalla tragedia di Lampedusa, ricorda "purtroppo c'e' il grande rischio di cadere nella retorica, perdere di vista le storie e fare i conti solo con i numeri". (DIRE)

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news