Migranti, Gentiloni e Avramopoulos: "Investire nello sviluppo in Africa"
Roma - "Investire nella pace e nello sviluppo dell'Africa" significa "investire anche nella nostra sicurezza e nella nostra prosperita'": cosi' il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza Dimitris Avramopoulos, in una lettera al quotidiano 'La Repubblica'.
Il testo e' stato pubblicato a pochi giorni da una missione che i due dirigenti effettueranno giovedi' e venerdi' in Niger, Mali e Senegal con l'obiettivo di "rafforzare il partenariato con ciascuno di questi tre Paesi per una migliore gestione congiunta dei flussi migratori".
"L'Unione Europea ha lanciato una nuova strategia con l'obiettivo di definire un 'compact' con i principali Paesi di origine e di transito dei migranti" scrivono Gentiloni e Avramopoulos. "L'elemento principale del nostro nuovo approccio - nato da un'iniziativa italiana - e' lo stabilimento di partenariati su misura, di 'patti' per migliorare la gestione dei flussi migratori in funzione della situazione specifica di ciascun Paese partner. La ratio di questi partenariati e' di affrontare la questione migratoria in maniera solidale grazie ad azioni comuni fondate su interessi condivisi: lottando contro le cause profonde della migrazione irregolare, intervenendo contro i trafficanti, contribuendo ad un miglior controllo delle frontiere di questi Paesi e migliorando le modalita' di rimpatrio dei migranti illegali".
La lettera e' l'occasione per riflettere sui rapporti tra l'Europa e i Paesi subsahariani in una prospettiva di medio e lungo termine. "Investire nella pace e nello sviluppo dell'Africa - sottolineano Gentiloni e Avramopoulos - non implica un beneficio solo per quel continente. Significa investire anche nella nostra sicurezza e nella nostra prosperita'. Il futuro dell'Africa e' in effetti una delle principali sfide globali del XXI secolo, dal momento che entro il 2050 la sua popolazione raggiungera' i 2,4 miliardi di persone, con le relative implicazioni in termini, tra l'altro, di pressione demografica e flussi migratori".
Centrale il riferimento al Trust Fund for Africa, con lo stanziamento aggiuntivo da parte dell'Unione Europea di 500 milioni di euro e progetti che presto saranno lanciati in Niger, Mali, Senegal, Etiopia e Nigeria.
"E' importante ottenere risultati concreti il piu' rapidamente possibile" sottolineano Gentiloni e Avramopoulos. "L'approccio congiunto stabilito con Senegal, Mali e Niger procede positivamente, e sta gia' dando risultati concreti. Si tratta di primi passi rispetto ad un impegno complesso e di lungo periodo. La sfida migratoria, soprattutto nel Mediterraneo, e' una questione globale con cui dovremo convivere. I Paesi in prima linea nel soccorso in mare e nell'accoglienza chiedono all'Unione europea e agli altri Stati membri di impegnarsi in Africa con urgenza e spirito di solidarieta'. In gioco ci sono la coesione e i valori del progetto europeo".
(DIRE)