Migranti, Giro: basta propaganda e fake news, creiamo sviluppo
ROMA - Basta propaganda elettorale e "fake news" sui migranti, a partire dai "rimpatri forzati", una categoria "che non esiste": e' l'appello diffuso oggi dal vice-ministro degli Esteri Mario Giro, che chiede di porre invece al centro dell'agenda politico lo sviluppo in Africa e nei Paesi d'origine dei flussi.
"Com'e' purtroppo cattiva abitudine della politica italiana degli ultimi 20 anni - si legge in una nota - la questione dei migranti torna ad essere il tema principale di campagna elettorale. Questo non solo e' sbagliato ma e' stupido: i partiti si dividono con promesse irrealizzabili. Su una di queste vorrei che fosse chiaro: la categoria 'rimpatri forzati' non esiste. Semplicemente perche' i Paesi di origine, che dovrebbero riprendere i propri cittadini, non lo permettono in assenza di un accordo (e allora non sarebbero piu' forzati). Semplicemente non farebbero atterrare gli aerei o attraccare le navi. Sono Paesi sovrani e possono farlo. Ho visto scene di questo tipo all'epoca dei 'charter' di Charles Pasqua. Per questo quando si parla di 'rimpatri forzati', al netto di quanto costano e dell'enorme numero di aerei che servirebbero, si parla di qualcosa che non esiste e che, se proposto in campagna elettorale, e' una enorme balla, una fake news. Questo e' il motivo per il quale l'Italia e gli altri paesi europei, cercano di fare accordi di rimpatrio volontario coi Paesi di origine, che sono piu' lenti ma almeno si possono fare. Il governo italiano ha molto lavorato su questo in questa legislatura che termina, ottenendo buoni risultati, ancora piccoli ma migliori di prima".
Secondo Giro, "l'unica soluzione e' dunque trattenere i candidati dell'emigrazione in Africa, creando vero sviluppo".
"Ma per chi e' gia' qui (attenti alle cifre: nessuno sa davvero quanti sono i veri clandestini, altrimenti non sarebbero clandestini) - continua il vice-ministro - non c'e' altro da fare che negoziare accordi di rimpatrio volontario con ognuno dei paesi di origine. E' quello che si sta facendo. La prova e' che la destra quando governo' scelse la strada della sanatoria ben sapendo che altre erano impraticabili. Cosi' e' anche oggi. Sarebbe bene che i partiti su questo delicato tema dicessero le cose come stanno senza ingannare gli elettori e senza utilizzare come propaganda il tema migrazioni che deve diventare una politica bipartisan per gestirla davvero con buon senso ed efficacia reale". (DIRE)