Migranti, Giro: d'accordo con Minniti, il fenomeno va governato
Roma - "Il Ministro Marco Minniti ha colto un problema essenziale oggi nel suo discorso al Lingotto: la necessita' di liberarci dalle ossessioni. La crisi della globalizzazione ha provocato tante ossessioni e angosce a cui va data risposta, in primis l'ossessione dell'immigrazione". Queste le parole del viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Mario Giro, stando ad una nota.
Da alcuni anni, ricorda il viceministro Giro, "il mondo occidentale e' preso dalla sindrome da declino, un declinismo ossessivo fatto di paura a cui sovranisti e populisti rispondono con il ritorno al nazionalismo. Muri, chiusure, limiti al commercio e agli spostamenti. Si tratta di una fake news: i nazionalismi hanno gia' dato cattiva prova di se' nel secolo scorso, con tragedie immani".
Ma secondo il vice-capo della Farnesina, "alle paure si risponde con un nuovo sogno realizzabile: una societa' coesa perche' accetta il suo pluralismo, i cui si inizia dagli ultimi per ricostruire tessuto. In cui nessuno sia lasciato indietro nel rancore. Come dice Minniti - spiega Giro - le migrazioni sono un fenomeno che non va ne' inseguito ne' subi'to, ma governato. L'Italia non parte da zero. Salvando vite in mare, proponendo uno strumento di investimenti in Africa (su cui la Germania ora ci segue), che il Parlamento europeo sta discutendo, con i corridoi umanitari, abbiamo gia' iniziato a formare un quadro concreto di reazione. Resta, come ha detto il Ministro dell'Interno, la sfida dell'integrazione. Un Paese che non sa integrare mette in pericolo se stesso, ha detto Minniti. Sono d'accordo: serve una legge su questo che coinvolga la societa' nel suo complesso" ha concluso il viceministro Giro. (DIRE)