9 febbraio 2017 ore: 12:54
Immigrazione

Migranti, Giro: L'intesa Italia-Libia è una sfida contro il racket

"L'accordo firmato con Serraj e' una sfida. Abbiamo preso un rischio, facendo accordi con quella che speriamo possa essere la prima entita' unitaria della nuova Libia". Lo ha detto Mario Giro, vice-ministro degli Affari Esteri...

Roma - "L'accordo firmato con Serraj e' una sfida. Abbiamo preso un rischio, facendo accordi con quella che speriamo possa essere la prima entita' unitaria della nuova Libia". Lo ha detto a 'Voci del Mattino', trasmissione in onda su Radio 1 Rai, Mario Giro, vice-ministro degli Affari Esteri. "Noi non lasciamo gli immigrati in mano a chi ce li ha adesso" ha continuato Giro. "Al contrario, grazie all'accordo con Tripoli, mettiamo il naso in quegli inferni che sono i centri di detenzione, dove seviziano gli immigrati in Libia. La domanda da porsi e': li vogliamo lasciare nelle mani di questi orridi racket che, come denunciano le ong, li seviziano per avere sempre piu' soldi e li trattano come mai sono stati trattati? Li vogliamo lasciare in mano alle milizie, ai privati che ne fanno carne da macello? Siamo noi, inteso anche come organizzazioni internazionali, che andiamo li'. Non diciamo ai libici di sbrigarsela loro, e' esattamente il contrario".

Ieri il rappresentante Onu per la Libia, Martin Kobler, ha auspicato che l'Italia, dopo avere riaperto l'ambasciata a Tripoli, attivi anche un consolato a Tobruk. "Due giorni fa il nostro ambasciatore Perrone e' andato a Tobruk e gli incontri sono andati ragionevolmente bene. La' noi avevamo un consolato e ce lo vogliamo avere di nuovo, naturalmente se le condizioni lo permetteranno. In ogni caso mi sembra che l'ambasciatore si stia muovendo bene fra le due parti, che poi sono piu' di due ma Tripoli e Tobruk sono quelle che si fanno piu' sentire. Condivido le preoccupazioni della societa' civile e delle ong - ha concluso Mario Giro a "Voci del mattino", Radio 1 - pero' riconosco anche il coraggio politico del premier Gentiloni di spingersi in avanti, di provare a essere piu' assertivi in una situazione cosi caotica." (DIRE)

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