Migranti, Grandi (Unhcr): "La crisi colpisce i paesi con meno risorse"
Roma - "Il 95% dei rifugiati si trova in Paesi poveri o a 'middle income'; quella dei migranti e' una crisi globale che colpisce i Paesi con meno risorse": lo ha detto oggi Filippo Grandi, Alto commissario dell'Onu per i rifugiati (Unhcr), intervenendo a Roma al forum 'Mediterranean dialogues'.
"Al minimo oggi contiamo 13 guerre nel mondo, perlopiu' interne e soprattutto con conseguenze drammatiche per i civili" ha detto il dirigente delle Nazioni Unite: "Undici di queste sono in corso in aree collegate al Mediterraneo". Il forum e' organizzato dal ministero degli Affari esteri, in collaborazione con l'Istituto italiano per gli studi politici internazionali (Ispi). In riferimento al titolo della tre giorni romana, 'Beyond Turmoil, a positive agenda', Grandi ha evidenziato la necessita' di definire risposte nuove e di ampio respiro. "A fine anno potremo avere 5mila morti in mare", ha detto l'Alto commissario, "anche perche' finora la risposta dell'Unione Europea e' stata a breve termine".
Parte di questo approccio sarebbe l'intesa tra l'Ue e la Turchia, ha evidenziato l'Alto commissario dell'Onu per i rifugiati: "L'accordo non risolve il problema alle radici e non e' ripetibile in altre situazioni".
Come parte dell'"agenda positiva", a partire dalla consapevolezza che "la crisi e' globale e richiede una leadership dell'Europa", l'Unhcr propone interventi in piu' direzioni. Anzitutto, ha sottolineato Grandi, "una migliore prevenzione dei movimenti delle popolazioni". A seguire "piu' sostegno agli Stati fragili origine dei flussi, come la somalia, l'Afghanistan, la Siria o l'Iraq". Infine, e qui torna la responsabilita' europea, il "rafforzamento del sistema di asilo e di integrazione". (DIRE)