19 settembre 2017 ore: 18:27
Immigrazione

Migranti, i missionari: con la Libia un patto scellerato, l'Europa naufraga

"Siamo inorriditi che Mare Nostrum si sia trasformato in Cimiterium Nostrum, tomba per oltre cinquantamila migranti. Noi missionari italiani, a lungo ospiti di tanti popoli d'Africa che ora bussano alla nostra porta, siamo profondamente indignati...

ROMA - "Siamo inorriditi che Mare Nostrum si sia trasformato in Cimiterium Nostrum, tomba per oltre cinquantamila migranti. Noi missionari italiani, a lungo ospiti di tanti popoli d'Africa che ora bussano alla nostra porta, siamo profondamente indignati per quanto sta avvenendo ai migranti nel Mediterraneo": lo affermano i missionari della Cimi (Conferenza degli istituti missionari italiani), in una dura presa di posizione pubblicata in questi giorni su diverse riviste missionarie.

"Ancora piu' scandalosa" per i religiosi "la campagna contro le organizzazioni non governative, accusate di collaborare con gli scafisti, mentre invece hanno salvato tante vite umane". I missionari criticano gli accordi "per forzare i governi africani del Nordafrica e del Sahel a bloccare i migranti nei loro Stati. E ancora piu' grave e' l'accordo fatto dal governo Gentiloni (con la benedizione dell'Unione europea!) con la Libia nella persona di Fayez Al-Sarraj, leader del Governo di accordo nazionale, che rappresenta ben poco in quel Paese".

DIRE) Roma, 19 set. - La Libia "e' un Paese frantumato in mille pezzi, in conseguenza della guerra assurda che noi abbiamo fatto contro Gheddafi (2011)- ricordano i missionari- E cosi' l'Italia si e' accordata con le milizie e la guardia costiera di al-Sarraj per bloccare i migranti nell'inferno libico dove sono torturati, stuprati o destinati a morire nel deserto di sete". Come nel 2016 quando l'Ue stanzio' 6 miliardi di euro per bloccare i flussi dalla Turchia verso la rotta balcanica, oggi "l'accordo con la Libia punta a bloccare la rotta africana". "Noi missionari condanniamo con forza questo accordo scellerato che sara' pagato cosi' pesantemente dai popoli africani, a noi cosi' cari - sottolineano -. Questo costituisce per noi il naufragio dell'Europa come patria dei diritti". I missionari chiedono un'altra politica nei confronti dell'Africa: "l'apertura di corridoi umanitari per chi fugge da situazioni drammatiche; un embargo sulla vendita di armi italiane; una seria politica economica verso questi Paesi con forti investimenti, non ai governi, ma alle realta' di base per permettere ai popoli d'Africa di rimettersi in piedi; la sospensione delle nostre politiche predatorie nei confronti dell'Africa, ricchissima di materie prime; la sospensione degli Epa (Accordi di partenariato economico) che la Ue ha imposto ai Paesi africani e che creeranno ancora piu' fame". Infine si augurano che la legge sullo ius soli, bloccata in Senato, "venga subito approvata". (AGENSIR-DIRE)

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