Migranti, i Paesi Ue ricollocano meno del 30% dei richiedenti asilo
ROMA - Gli stati dell'Unione europea hanno ricollocato solo il 28,7 per cento dei richiedenti asilo previsti dall'accordo del 2015. Lo sottolinea oggi l'ong Amnesty International, che diffonde in una nota alcuni dati della Commissione Europea riguardanti i richiedenti asilo accolti in Europa negli ultimi due anni.
"Polonia e Ungheria non hanno accettato neanche un richiedente asilo dall'Italia e dalla Grecia. La Slovacchia, che ha invano cercato di contestare lo schema ricorrendo alla Corte europea, ha accolto solo 16 dei 902 richiedenti asilo che le erano stati assegnati; la Repubblica Ceca solo 12 su 2.691. La Spagna ha rispettato solo il 13,7 per cento della quota assegnata, il Belgio il 25,6, l'Olanda il 39,6 e il Portogallo il 49,1" si legge nel comunicato.
"Malta e' l'unico stato dell'Unione europea ad aver raggiunto la quota assegnata. Lo stesso hanno fatto due stati non-Ue, Norvegia e Liechtenstein, che avevano aderito volontariamente allo schema, accogliendo rispettivamente 1500 e 10 richiedenti asilo. Tra gli stati che si sono comportati meglio figurano la Finlandia (1.951 richiedenti asilo accolti, il 94,5 per cento della quota assegnata) e l'Irlanda (459 richiedenti asilo accolti, il 76,5 della sua quota)" aggiungono i responsabili della ong.
Amnesty International si rivolge ai governi europei affinche' aumentino gli sforzi per rispettare lo schema di ricollocazione. L'organizzazione chiede inoltre di accogliere persone bisognose di protezione che attualmente si trovano in Italia e Grecia attraverso altri strumenti, come permessi di lavoro e procedure rapide di ricongiungimento familiare.
"Gli stati dell'Unione europea devono rispettare i loro impegni, altrimenti rischieranno di essere portati di fronte alla Corte europea e di subire dure conseguenze", ha dichiarato Iverna McGowan, direttrice dell'Ufficio di Amnesty International presso le Istituzioni europee. "Chiunque sia arrivato in Grecia e in Italia prima della scadenza dello schema dovrebbe essere inserito nello schema di ricollocazione. Se cio' fosse stato gia' fatto, oltre a consentire a richiedenti asilo di vivere in sicurezza e dignita', avrebbe alleviato la pressione e migliorato la situazione sulle isole greche, dove nei mesi estivi gli arrivi sono aumentati" ha aggiunto McGowan. (DIRE)