23 luglio 2015 ore: 14:05
Immigrazione

Migranti, i sindaci: ci servono più poteri, senza scavalcare i prefetti

Secondo Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato immigrazione per l’Anci, in questo momento è fondamentale la collaborazione tra Stato ed enti locali: “Necessario che amministratori possano indicare zone in cui ospitare i profughi. Non si può contare solo sul buon senso”
Accoglienza, immigrati ai bordi di una strada

ROMA – “Non vogliamo scavalcare nessuno, ma quello dell’accoglienza è un tema delicatissimo che coinvolge i territori, per questo è necessario che i sindaci abbiamo maggiori poteri e che possano indicare i percorsi più idonei, le zone più adatte a ospitare i migranti. Il nostro lavoro si deve muovere tra due poli: assicurare un’accoglienza dignitosa ed evitare le tensioni sociali tra la popolazione”. Commenta così, Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato Anci in materia di immigrazione, l’ipotesi sulla quale in queste ore sta ragionando il presidente del Consiglio Matteo Renzi, di passare la palla dell’accoglienza direttamente agli amministratori locali. A confermare questa scelta è stato questa mattina anche il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che intervistato da una trasmissione televisiva ha detto: “Stiamo lavorando per dare ai sindaci la possibilità di ricevere direttamente i migranti senza che in mezzo ci siano la Regione o la Prefettura, in modo che ogni comune possa avere dal ministero dell''Interno il sostegno per ospitare i migranti o i profughi. Se c’'è un’equa distribuzione sul territorio nazionale – aggiunge Alfano - non si crea la reazione della popolazione. Faremo un bando che darà la possibilità  ai comuni che aiutano di essere a loro volta aiutati”.

Avere la possibilità di scegliere i quartieri in cui ospitare i migranti è da sempre una richiesta dell’Anci - ricorda Biffoni - anche per evitare le proteste che si sono viste in questi giorni a Roma e a Treviso. “Il percorso di accoglienza va fatto e costruito con il coinvolgimento dei sindaci, si tratta di un  tema complicato, e per noi essere parte attiva può significare rendere più operativo il sistema – afferma -. Possiamo dire, infatti, a quali zone bisogna far attenzione nell’accogliere i migranti. Finora tutto questo è stato lasciato al buon senso dei prefetti, che sono il giusto terminale di questo percorso, visto che rappresentano il ministero, ma è evidente che serve una maggiore collaborazione. Noi non vogliamo scavalcarli – aggiunge – ma in questo momento tra gli enti locali e lo Stato ci deve essere la massima cooperazione possibile”. Secondo Biffoni sarebbe opportuno anche implementare il sistema Sprar, un “sistema che funziona e che in parte è già stato implementato dal ministero”. “Il nostro obiettivo – conclude – è far in modo che l’accoglienza dignitosa che si deve ai migranti non crei tensioni sociali sul territorio. Dobbiamo muoverci tra questi due poli perché l sistema regga”. (ec)

 

 

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