Migranti, i volontari Baobab: "Stop di un mese al diritto d'asilo, grave violazione"
Roma - "Questa mattina la Questura di Roma ha reso noto, davanti ai migranti in attesa di appuntamento per la richiesta di asilo, che non saranno accolte nuove domande fino al 21 ottobre, al fine di smaltire le pratiche pregresse ancora sul tavolo. In altri termini sara' impossibile per un mese l'accesso al diritto d'asilo nell'intera citta' di Roma, dove gli uffici migrazione sono gia' al collasso". Lo fanno sapere i volontari di Baobab Experience, impegnati nell'accoglienza dei richiedenti asilo che si trovano in via Cupa a Roma.
"Sono ancora da evadere moltissimi appuntamenti per la formalizzazione della prima istanza per l'apertura del fascicolo, che finora, nonostante le lungaggini, venivano concessi con il contagocce al ritmo di una ventina al giorno. Adesso non e' concesso neanche questo e sara' inutile presentarsi davanti agli uffici di via Patini fin dalle prime luci dell'alba. A questo scenario drammatico di lungaggini ed attese si aggiungono le gia' numerose difficolta' per l'adesione alla relocation, a causa delle tempistiche dilatate e della mancanza di informative adeguate al migrante; chi ha deciso di percorrere questa via aspetta mesi, molti di loro tornano a via Cupa e in vari insediamenti informali in attesa di sviluppi, in quanto le strutture istituzionali non hanno una capienza adeguata per accogliere tutti", continuano i volontari.
Secondo i volontari di Baobab Experience, "tale sospensione costituisce una grave lesione dei diritti del migrante, oltre a prefigurare un ulteriore sovraffollamento della tendopoli di via Cupa, che si trovera' a dover far fronte non solo alla presenza dei transitanti (alcuni in balia del gioco dell'oca tra Como e Taranto a causa dei trasferimenti forzati dalla frontiera ai punti di sbarco), ma anche a chi decide di restare in Italia o di essere ricollocato. Ancora una volta la mancanza di politiche lungimiranti pesera' sulla pelle dei migranti e rendera' piu' faticosa l'accoglienza da parte degli attivisti e dei donatori, che dovranno far fronte a un flusso di persone sempre piu' depauperato e stanziale. Urge un rafforzamento degli uffici per l'esame delle domande di protezione oltre a un sistema di accoglienza dignitoso sia per transitanti che per richiedenti asilo. E' una necessita' sempre piu' impellente alla quale politiche miopi finora non sono riuscite a far fronte". (DIRE)