18 maggio 2016 ore: 15:33
Immigrazione

Migranti, il commissario Ue: "Ricollocamento lento e insoddisfacente"

Avramopoulos: “Velocizzare le procedure. Non possiamo considerarci soddisfatti dei risultati ottenuti finora. Dobbiamo reagire velocemente all'urgente situazione umanitaria in Grecia e impedire qualsiasi deterioramento della situazione in Italia”
- Dimitris Avramopoulos Dimitris Avramopoulos

Dimitris Avramopoulos

ROMA - Insoddisfacenti i progressi delle procedure di ricollocazione e reinsediamento d'emergenza, messe in atto fino al 13 maggio 2016. La relazione presentata oggi alla Commissione europea rende conto dell'ultimo periodo d'esercizio: ricollocate solo 355 persone in più, rispetto all'obiettivo - fissato il 16 marzo scorso - di 20 mila entro metà maggio. Secondo quanto stabilito a settembre, Bruxelles punta a raggiungere quota 160 mila entro il 2017. Sono invece 6.321 le persone reinsediate entro il 13 maggio 2016 nel quadro del meccanismo di reinsediamento di luglio 2015. Sebbene da quest'ultima analisi siano emersi "segni di maggiore preparazione" - il comunicato della Commissione europea parla di un rafforzamento del canale delle future ricollocazioni e di progressi in materia di reinsediamento ‘come parte dell'attuazione della dichiarazione Ue-Turchia’ - bisogna accelerare gli sforzi "per evitare che i migranti tornino alle rotte irregolari".

Dimitris Avramopoulos
Dimitris Avramopoulos

"Non possiamo considerarci soddisfatti dei risultati ottenuti finora. Dobbiamo reagire velocemente all'urgente situazione umanitaria in Grecia - dove risulta che 46 mila richiedenti asilo e migranti siano in attesa che la loro situazione sia esaminata - e impedire qualsiasi deterioramento della situazione in Italia", ha dichiarato il commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, Dimitris Avramopoulos, che incoraggia quindi gli Stati membri "ad essere pronti a intervenire”.

“Parallelamente - ha aggiunto - dobbiamo incrementare i reinsediamenti, per lo più dalla Turchia, ma anche da altri paesi coma il Libano e la Giordania. I progressi recentemente compiuti nello smantellare il modello di attività dei trafficanti sono sostenibili solo se si apre anche un canale legale sicuro per i richiedenti asilo". Infine per il commissario è importante anche "aumentare il ritmo e produrre pieni risultati per quanto riguarda il meccanismo 1:1 come parte della dichiarazione Ue-Turchia". 

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