Migranti, il Naga: "Ius soli, dopo quanto visto è una concessione o uno sgarbo?"
ROMA – “Lo spettacolo che si è svolto ieri fuori e dentro il Parlamento in merito allo Ius soli è stato, a dir poco, penoso”. Dura la presa di posizione del Naga dopo gli scontri e le proteste avvenute ieri al Senato. Naga che afferma: “Crediamo che introdurre lo Ius soli sarebbe semplicemente giusto, doveroso e molto sensato e crediamo che, alla base, del deprimente spettacolo che si è svolto ieri ci sia, oltre a biechi calcoli elettorali, una credenza radicata: inserire lo Ius soli nella normativa italiana costituirebbe una concessione. E di concessioni in tema d'immigrazione, si sa, non devono esserne fatte sennò poi c'invadono, ci rubano il lavoro, diventano terroristi, ci convertono alle loro religioni pericolose e va a finire che una bambina nata in Italia, cresciuta in Italia, che ha fatto solo scuole italiane, che parla con l'accento della regione in cui vive e non la lingua del paese dove sono nati i suoi genitori, si senta italiana. Non è accettabile. Ce l'hanno spiegato bene ieri le urla, i cartelli e le presenze fuori e dentro il ‘nostro’ Senato”.
Conclude il Naga: “Crediamo che introdurre lo Ius soli nel nostro ordinamento non sarebbe una concessione, ma semplicemente un modo per riconoscere la realtà, per rendere la vita più facile e giusta a chi è nato qui e, perfino, per introdurre un principio di civiltà. Certo dopo il ring di ieri viene da chiedersi se chi è nato qui voglia davvero diventare concittadino delle persone che abbiamo visto ieri agitarsi in Senato e di quelle che protestavano in piazza. Forse più che una concessione, introdurre lo Ius soli, rischia di diventare uno sgarbo. Facciamo attenzione!”.