Migranti, il settore dei servizi traina le nuove imprese
Roma - Con oltre 20mila imprese in piu' gestite da immigrati in un anno (+6,5% sul 2014) e un aumento di oltre 77mila dal 2011 (+30,3%), il settore dei servizi conferma il proprio ruolo di traino, coprendo l'80% della crescita complessiva (e il 60,4% di tutte le imprese registrate alla fine dell'anno). E' quanto emerge dal Rapporto Idos su 'Immigrazione e imprenditoria 2016', al quale collabora la Cna.
Al suo interno, sono il commercio (+12mila sul 2014, +6,6%), le attivita' di alloggio e ristorazione (+3mila, +7,1%) e il comparto noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (+2.500, +9,3%) - che si distingue anche per il maggiore incremento in termini relativi - ad evidenziarsi per gli aumenti piu' rilevanti. Piu' problematico l'andamento dell'industria (meno di 3mila unita' in piu', +1,5%), e dell'edilizia in particolare, che mantiene un trend appena positivo (+1.000, +1%).
Resta forte la spinta degli immigrati all'avvio di nuove attivita': cresce, di anno in anno, il numero delle nuove imprese iscritte nei registri camerali (68mila nel 2015, +1,4% sul 2014 e +5% rispetto allo stesso dato del 2011), pari a quasi un quinto di tutte le iscrizioni registrate nell'anno (18,3%). Si attesta all'11,6%, invece, l'impatto delle aziende degli immigrati sulle cancellazioni, quasi lo stesso numero del 2014 (+0,3%).
Come a dire che, pur a fronte di un significativo turn over, segno delle persistenti difficolta', i lavoratori immigrati continuano a distinguersi per un marcato dinamismo, incidendo cosi' in modo rilevante sul saldo positivo tra tutte le imprese iscritte e cancellate dai registri camerali nel corso dell'anno, il migliore dal 2011. (DIRE)