Migranti, in Emilia-Romagna mille minori soli e appena 200 tutor
BOLOGNA - Ci sono 200 emiliano-romagnoli che si sono candidati a fare da 'tutor' ai minori stranieri non accompagnati che si trovano in regione. Troppo pochi, lancia l'allarme la garante per l'infanzia e l'adolescenza dell'Emilia-Romagna Clede Maria Garavini: i ragazzini bisognosi di un sostegno da parte dei cittadini sono infatti oltre un migliaio. "Sul nostro territorio abbiamo oltre mille ragazzini che sono minori stranieri non accompagnati: minori stranieri vuol dire che sono innanzitutto minori, sono innanzitutto bambini e adolescenti soli che si trovano nel nostro territorio e hanno bisogno d'un accompagnamento e d'un sostegno", ha detto Garavini nei giorni scorsi, all'avvio del percorso di formazione per tutore volontario di minori stranieri non accompagnati promosso in collaborazione con il Comune di Bologna.
Sono circa una settantina i bolognesi coinvolti nel percorso che li terra' impegnati per 25-30 ore nelle quali gli aspiranti tutori saranno formati ad assumere questo delicato ruolo, come previsto dalla recente legge sull'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Si tratta della seconda esperienza formativa avviata in regione dopo quello promossa dal Comune di Ferrara, iniziata lo scorso 7 ottobre. A breve sara' attivata a Parma. Sono quasi 200 i privati cittadini emiliano-romagnoli interessati a ricoprire questo ruolo: "Ancora troppo pochi", ha sottolineato la garante "a fronte dei 1.045 minori ospitati. Deve esserci un ruolo attivo delle comunita' locali", conclude poi Garavini. "La comunita' tutta e' chiamata a misurarsi con l'arrivo di questi adolescenti che stanno impegnando e sfidando le nostre possibilita', le nostre capacita' di fornire risposte e di fornirle nel modo piu' appropriato possibile". (DIRE)