27 settembre 2019 ore: 10:30
Immigrazione

Migranti, Italia terza in Ue per numero di residenti: sono 5,2 milioni

Rapporto immigrazione 2019 di Cei, Caritas Italiana e Fondazione Migrantes. Il numero si mantiene stabile negli anni. Al primo posto romeni, albanesi e marocchini. Dal 2014, invece, sono emigrati all’estero 677 mila italiani: quanto la città di Palermo 
Migranti, imprenditoria straniera, negozio di stoffe - SITO NUOVO

ROMA - L’Italia, con 5.255.503 cittadini stranieri regolarmente residenti (8,7% della popolazione totale residente in Italia) si colloca al terzo posto nell’Unione Europea. Diminuiscono gli ingressi per motivi di lavoro, mentre aumentano quelli per motivi di asilo e protezione umanitaria.  Lo dice il Rapporto Immigrazione 2019 realizzato dalla Conferenza Episcopale Italiana, Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si svolgerà domenica 29 settembre. 

Le comunità più consistenti sono quella albanese, romena e marocchina

Il rapporto rileva come dal 2014 la perdita di cittadini italiani sia pari alla densità di una grande città come Palermo (677 mila persone): una perdita compensata, nello stesso periodo, dai nuovi cittadini per acquisizione di cittadinanza (oltre 638 mila) e dal contemporaneo aumento di oltre 241 mila unità di cittadini stranieri residenti. Al 1° gennaio 2019 le comunità straniere più consistenti sono quella romena (1.206.938 persone, pari al 23 per cento degli immigrati totali), quella albanese (441.027, 8,4 per cento del totale) e quella marocchina (422.980, 8 per cento ). La popolazione straniera sul territorio italiano risiede prevalentemente nelle regioni più sviluppate del Nord (57,5 per cento ) e in quelle del Centro (25,4 per cento ), mentre nel Mezzogiorno (12,2 per cento ) e nelle Isole (4,9%) appare decisamente più contenuta, sebbene in crescita. Le regioni nelle quali risiede il maggior numero di cittadini stranieri sono la Lombardia (1.181.772 cittadini stranieri residenti, pari all’11,7 per cento  della popolazione totale residente), il Lazio (683.409, 11,6%), l’Emilia-Romagna (547.537, 12,3 per cento ), il Veneto (501.085, 10,2 per cento) e il Piemonte (427.911, 9,8%). Le province nelle quali risiede il maggior numero di cittadini stranieri sono Roma (556.826, 12,8%), Milano (470.273, 14,5%), Torino (221.842, 9,8%), Brescia (157.463, 12,4%) e Napoli (134.338, 4,4%).

La Germania si conferma il paese europeo con il maggior numero di migranti

Nel 2018 nel continente europeo risiede il 30,2% del totale dei migranti a livello globale, mentre sono 39,9 milioni i cittadini stranieri residenti entro i confini dell’Unione Europea a 28 Stati membri, in aumento del 3,5% rispetto al 2017. Il Paese dell’Unione Europea che nel 2018 ospita il maggior numero di migranti è la Germania (oltre 9 milioni), seguita da Regno Unito, Italia, Francia e Spagna. Per alcuni Paesi, caratterizzati in passato da aumenti consistenti di cittadini stranieri residenti, si sono riscontrate diminuzioni anche significative: è il caso di Austria, Svezia e Germania. A questa tendenza fanno da contraltare i consistenti aumenti registrati in Paesi dell’Europa orientale, area di forte attrazione migratoria negli ultimi anni. Si segnalano, ad esempio, i casi di Romania, Ungheria, Estonia e Lettonia. Secondo i dati Eurostat, nel 2017 gli stranieri residenti che hanno acquisito la cittadinanza nell’UE-28 sono 825.447, in diminuzione rispetto al 2016 (-17%). 

I migranti sono il 3,4 per cento della popolazione mondiale 

A livello mondiale nel 2017 (ultimi dati Onu disponibili) sono 257,7 milioni le persone che vivono in un Paese diverso da quello di origine. Dal 2000 al 2017 il numero è aumentato del 49%. Nel 2017 i migranti rappresentano il 3,4 per cento  dell’intera popolazione mondiale, rispetto al 2,9% del 1990. Nel 2017 l’Asia ospita il 30,9 per cento dei migranti mondiali, seguita da Europa (30,2 per cento), America del Nord (22,4 per cento), Africa (9,6 per cento ), America Latina (3,7 per cento) e Oceania (3,3%). Fra i corridoi internazionali più consistenti, si segnalano quello Asia-Asia (circa 63 milioni di migranti internazionali nel 2017), quello Europa-Europa (circa 41 milioni ), quello fra America Latina-Caraibi e Nord America (oltre 26 milioni), il corridoio Asia-Europa (oltre 20 milioni) e quello Africa-Africa (oltre 19 milioni). 2 Fra i movimenti migratori tra coppie di Paesi (corridoi bilaterali), il più grande, nel 2017, è quello dal Messico agli Stati Uniti d’America, seguito da quelli da India a Emirati Arabi, dalla Russia all’Ucraina (e viceversa) e dalla Siria alla Turchia. Altri esempi di corridoi bilaterali significativi a livello globale comprendono quello dall’Algeria alla Francia, dal Burkina Faso alla Costa d’Avorio; da Cuba e da El Salvador agli Stati Uniti e dalla Nuova Zelanda all’Australia. La maggior parte dei migranti nel mondo vive in un numero relativamente piccolo di Paesi. Nel 2017, oltre il 50% di tutti i migranti internazionali risiede, infatti, in appena dieci Paesi o aree, mentre solo venti Paesi ospitano il 67,3% del totale dei migranti internazionali. Il maggior numero di migranti internazionali risiede negli Stati Uniti d’America: 50 milioni, pari al 19,3% del totale mondiale. L’Arabia Saudita, la Germania e la Federazione Russa ospitano il secondo, il terzo e il quarto maggior numero di migranti in tutto il mondo (circa 12 milioni ciascuna), seguite dal Regno Unito (quasi 9 milioni) e dagli Emirati Arabi Uniti (8 milioni). 

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