Migranti, le proposte della Rete Bologna Accoglie per "condizioni di vita dignitose"
BOLOGNA - Non c’è solo il fronte delle Regioni contro il decreto Salvini. A ricordarlo è la Rete Bologna Accoglie – che riunisce associazioni fra cui Refugees Welcome Italia, Percorsi di Pace, Arci Bologna, Anpi Bologna, Cgil, Cisl, Uil - che invita il sindaco Virginio Merola a prendere provvedimenti. In attesa della sentenza della Consulta, infatti, i sindaci possono già fare molto. Lo sostiene l’Associazione degli Studi Giuridici sull’Immigrazione (Asgi), che spiega come non sia necessaria la residenza per accedere a tutti i servizi, come quello sanitario nazionale, i corsi di formazione professionale o l’iscrizione ai centri di impiego. È sufficiente il domicilio.
Per questo, Rete Bologna Accoglie ha proposto a Merola 4 misure che possono garantire immediatamente condizioni di vita dignitose ai migranti richiedenti asilo. La prima è che il sindaco stesso dia delle indicazioni ai propri uffici rispetto alla possibilità di accedere a tutti i servizi da parte dei migranti. La seconda richiesta riguarda l’assistenza ai minori stranieri non accompagnati. La legge Zampa prevede la possibilità di assistere i migranti minorenni non solo fino al compimento del diciottesimo anno d’età, ma fino al ventunesimo, dando più tempo alle istituzioni di svolgere un lavoro di educazione e inserimento. La terza è la richiesta di garantire i trasferimenti di residenza per i richiedenti asilo in tutta la città metropolitana. Infine, Rete Bologna Accoglie chiede al Comune di non permettere l’apertura di un centro per il rimpatrio (Cpr) nella città di Bologna.
Proprio a Bologna, Mimmo Lucano, sindaco di Riace, farà tappa a Bologna il 22 e 23 febbraio. “Verrà non solo per parlare dell’esperienza del suo Comune, ma anche per ragionare insieme a noi, valorizzare e rilanciare le esperienze di accoglienza e integrazione”, ha detto Rossella Vigneri, presidente di Arci Bologna, a nome della Rete Bologna Accoglie.
“Il decreto Salvini punta a smantellare il sistema di accoglienza diffusa nato in questi anni che ha avuto un modello importante anche a Bologna – continua Vigneri ai microfoni di Radio Città del Capo - La nostra intenzione è di rilanciare e farlo insieme a Mimmo Lucano”. La speranza è quella che sia anche l’occasione per riconoscere a Lucano la cittadinanza onoraria come richiesto dal Consiglio Comunale di Bologna lo scorso 3 dicembre. (Marcello Caponigri)