Migranti, Lorenzin: nel porto di Catania barella ad alto bio-contenimento
Roma - "Nel porto di Catania sono gia' in dotazione, e disponibili al bisogno, una tenda di alto isolamento (Isoark) e una barella N36 ad alto bio-contenimento (che puo' essere caricata in normali ambulanze mantenendo le condizioni di alto isolamento del paziente), per il trasporto in sicurezza verso appropriati reparti di malattie infettive di persone con sintomi sospetti di malattia ad alta trasmissibilita' (come ad esempio febbri emorragiche virali)". Lo ha detto il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, durante l'audizione oggi in Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, identificazione ed espulsione, nonche' sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate.
"Queste particolari barelle- ha proseguito- sono gia' disponibili anche presso altri porti, per esempio a Taranto, mentre a Roma e a Milano il ministero della Salute sta svolgendo attivita' finalizzate all'acquisizione di ulteriori risorse di questo tipo, da dislocare in altri punti di ingresso presidiati dagli Usmaf (Uffici di sanita' marittima, aerea e di frontiera, ndr)". In generale, nei porti presidiati dagli Usmaf, le autorita' locali "avvalendosi degli stessi Usmaf, realizzano una sorta di piattaforma sanitaria- ha sottolineato- con tende amovibili, solitamente di proprieta' della Croce Rossa Italiana, con cui il ministero della Salute fin dal 2007 ha stipulato convenzioni nazionali, per l'organizzazione di reparti di sanita' pubblica e per la collaborazione nella gestione dei flussi migratori".
Per quanto riguarda in particolare la prevenzione della malattia tubercolare, Lorenzin ha voluto ricordare il progetto 'Diagnosi in Banchina', che "l'Usmaf, in collaborazione con l'azienda ospedaliera Garibaldi di Catania- ha spiegato- ha messo a punto sempre nel porto di Catania. Questo progetto, infatti, gia' operativo dall'estate del 2015, attraverso una metodica di biologia molecolare denominata 'GeneXpert', permette di fare diagnosi di tubercolosi in due ore, quando il migrante che presenta segni e sintomi sospetti (febbre, malessere generale, tosse persistente, perdita di peso rilevante nei tre mesi precedenti, etc.)- ha concluso il ministro- si trova in banchina per le procedure di identificazione". (DIRE)