Migranti, Manzione: ricollocamenti Ue sono un dovere di solidarietà
Il deferimento alla Corte Europea, da parte della Commissione Europea, di Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia per il mancato ricollocamento dei migranti da Italia e Grecia "era una soluzione quasi inevitabile": lo sottolinea il sottosegretario al ministero dell'Interno Domenico Manzione, che si dice pero' al riguardo non particolarmente soddisfatto.
"La relocation e' l'applicazione di un principio di solidarieta' che dovrebbe essere avvertito da tutti gli Stati che fanno parte dell'Europa - ha detto Manzione uscendo dal Consiglio affari interni a Bruxelles - e il fatto che si debba ricorrere alla Corte di Giustizia per ottenere l'osservanza di quello che dovrebbe essere un principio fondante dell'Europa non riesce a darmi soddisfazione".
Sulla questione dello spostamento dell'ambasciata Usa a Gerusalemme, invece, Manzione dice di ritenere "che abbia ragione Papa Francesco quando invoca la necessita' di conservare uno status-quo". "Penso - ha aggiunto il sottosegretario - che l'equilibrio di Gerusalemme non possa essere spostato". (DIRE)