Migranti, Marino: "Sovraffollamento a Roma, non abbiamo strutture né risorse"
ROMA – A Roma “c'è un sovraffollamento di migranti. Come ho spiegato in una riunione con il ministro Alfano, Roma è la seconda città di accoglienza per quanto riguarda flussi delle persone che arrivano sulle nostre coste. Roma non può accogliere il 18-20 per cento delle persone che arrivano in Italia: non abbiamo le strutture per poterlo fare né le risorse economiche". Lo ha sottolineato il sindaco della Capitale, Ignazio Marino, nel corso di un’audizione questa mattina alla Commissione parlamentare di inchiesta sull’accoglienza. "Quando nel 2013 ci fu il naufragio con la morte in mare di oltre 360 persone - ha continuato il sindaco - dissi che Roma era pronta a accogliere i 155 sopravvissuti: pensavamo fosse un segnale importante da dare al paese su una questione che non penso sia un problema, ma una sfida straordinaria del nostro secolo per il nostro Paese”.
Marino ha poi sottolineato la necessità di “avere abbastanza risorse per i mediatori culturali, anche per sottrarre i migranti al rischio di comportamenti criminali. Purtroppo abbiamo conoscenza che in molti luoghi a questi spostamenti di persone per disperazione si associa anche una vera e propria tratta di esseri umani e uno sfruttamento. Tutto questo è inaccettabile. Credo che tutto questo debba essere visto in una visione d'insieme: è una sfida che deve affrontare un Paese e un continente". In ogni caso sull'accoglienza dei migranti, ha concluso Marino, "credo che sia assolutamente auspicabile una revisione della normativa e del Fondo nazionale per le politiche e servizi dell'asilo. Auspico fortemente un’accoglienza molto più dignitosa e umana e sono convinto che questa sfida continuerà".
Anche l’assessora alle Politiche sociali di Roma, Francesca Danese ha spiegato che "Roma non ce la fa più ad accogliere numeri così alti di migranti. Dobbiamo assolutamente svuotare le strutture e lavorare sull''integrazione - ha detto - in parte lo stiamo già facendo, una richiesta specifica l'abbiamo fatta anche al prefetto Morcone e al ministro Alfano".